F1 Baku: l’inizio da incubo, il rischio penalità: cosa è successo
Se tre indizi fanno una prova non era cominciato al meglio questo Gp di Baku per Leclerc. A muro a inizio fp1, mandato su tutte le furie nelle fp2 da un problema allo sterzo tanto da gridare tutta la sua rabbia verso il box anche il sabato di Leclerc non era cominciato per il meglio, anzi. Nonostante il secondo tempo nella fp3 Charles Leclerc è stato posto sotto investigazione dalla Federazione Internazionale per non aver rallentato in regime di bandiera gialla durante la terza sessione di prove libere del Gran Premio d’Azerbaijan.
Leclerc ha spiegato la sua posizione ai commissari, dove si è recato assieme a ds Diego Ioverno. La paura ha pervaso i tifosi Ferrari per diversi estenuanti attimi. Dal momento che lo scorso anno, per un episodio analogo a Monza, Tsunoda fu penalizzato con tre posizioni in griglia. Leclerc nel giro incriminato non avrebbe alzato il piede con bandiera gialla. Dalle immagini sembra che il pannello fosse spento, mentre si intravede solo una bandiera gialla sventolata in prossimità della curva e poi il semaforo verde in uscita. Davanti a sé c’è Pierre Gasly fermo in curva 3.
Leclerc graziato: perchè non è stato penalizzato
Proprio a ridosso delle qualifiche sospiro si sollievo per Leclerc che non è stato penalizzato dalla direzione corsa dopo essere finito sotto indagine per non aver rispettato le bandiere gialle in fp3. Solo una reprimenda per il monegasco.
In un lungo documento redatto dai commissari presenti a Baku si legge che “Quando Leclerc ha superato curva 2 ha potuto vedere Gasly davanti a lui. In prossimità di curva 3 non era chiaro a Leclerc dove si trovasse Gasly rispetto alla curva. Prima di curva 3, la Ferrari ha superato il pannello di segnalazione dei commissari, sul quale non era presente alcun segnale, all’esposizione della bandiera gialla, “Leclerc era già in fase di frenata, ogni ulteriore frenata avrebbe provocato un incidente. Il pilota ha spiegato che, pur avendo visto un movimento nella sua visione periferica, stava guardando l’apice della curva. Di conseguenza non ha riconosciuto immediatamente che si trattasse di una yellow flag”
La pole a Baku e la gioia nel team radio di Leclerc e del box
Passata la paura, Leclerc è andato in pista concentrato e carico a pallettoni. Sempre tra i più veloci, come in Q1, Charles ha piazzato due giri da paura in Q3 risultando sempre davanti a tutti, migliorando se stesso e rifilando distacchi importanti ai suoi avversari: oltre tre decimi a Piastri, quattro a Sainz e Perez, oltre mezzo secondo a Russell e Verstappen e quasi un secondo pieno ad Hamilton.
Leclerc ha festeggiato con grinta la quarta pole azera con il suo ingegnere di pista via radio quella che è non solo la quarta pole di fila a Baku per lui ma anche la 26sima in carriera (terza quest’anno raggiungendo Mika Hakkinen all’11° posto all time in F1.
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Leclerc a Bakù il tabu pole-vittoria da sfatare
Resta l’ultimo sforzo, Si fa per dire. Leclerc domani in gara, partendo davanti a tutti dovrà battere la maledizione che vuole il poleman mai vincitore a Baku. E lui lo sa bene visto che negli ultimi tre anni pur partendo sempre al palo ha chiuso sempre nelle retrovie ad eccezione dello scorso anno in cui è finito sul podio. Forza Charles, dopo Monza, serve un’altra impresa tinta di rosso.
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