Successo di tutto o quasi in un Gran Premio del Qatar in cui non sono mancati i colpi di scena ma dove forse sono mancati i sorpassi, quelli veri, su una pista difficile come hanno dimostrato Russell e Sainz rimasti chiusi dietro monoposto più lente. Ma alla fine come succede spesso da 4 anni a questa parte vince sempre Max Verstappen e Leclerc che tiene aperto il Mondiale costruttori per la Ferrari con un secondo posto insperato fino a metà gara. Questo e molto altro nei nostri “top e flop” predicando rigorosamente nel deserto nelle nostre pagelle.

GP Qatar pagelle top: Verstappen cannibale da 10! GP Qatar, le pagelle flop: Hamilton irriconoscibile, 3! F1, le pagelle Gran Premio del Qatar: F1: domenica titoli di coda nel GP di Abu Dhabi

GP Qatar pagelle top: Verstappen cannibale da 10!

Semplicemente il migliore. Lo abbiamo detto appena una settimana fa e lo dobbiamo necessariamente rimarcare. Da quattro anni a questa parte, forse anche prima. E dire che Max ci ha provato ad andare in vacanza. Un solo giorno, quello della Sprint. Poi si è scocciato. Si è ricaricato come una power bank e in poche ore si è preso la pole (poi toltagli per una sciocchezza) e si è reso soprattutto la gara. Insaziabile!

La cronaca e il report del GP del Qatar

GP Qatar, le pagelle flop: Hamilton irriconoscibile, 3!

Lui sì che non vede l’ora di andare in vacanza. Di chiudere questo capitolo della sua vita. E forse lo sta facendo nel peggiore dei modi. Dodicesimo sul traguardo dopo una gara tremebonda iniziata male, con una falsa partenza, e finita peggio con in mezzo penalizzazioni ed errori. Insomma il peggior Hamilton che si sia mai visto da dieci anni a questa parte. Si spera solo la brutta copia di quello che arriverà a Maranello tra un mese.

F1, le pagelle Gran Premio del Qatar:

Charles Leclerc (Ferrari) 8: stoico, eroico, vabbè dai senza esagerare Charles ha tirato fuori il meglio da una gara complicata per la rossa. Che poteva tornare a casa, o meglio andare ad Abu Dhabi con le pive nel sacco ed invece ci va speranzosa di vincere il costruttori. Cosa non da poco. Ed è grazie a sto ragazzotto che parte bene e chiude secondo con grande fortuna e tempismo. Bravo. Carlos Sainz (Ferrari) 5: il solito spagnolo che quando viene il bello si perde un po’. Tra alti e bassi. Ha fatto il gradasso a Las Vegas, qui invece torna Calimero. Prende il jolly all’incontrario del detrito, buca la gomma e la sua gara. Non riesce a passare nemmeno Gasly. Non c’è bene. Si spera chiuda la sua avventura Ferrari con un bel regalo. Sergio Perez (Red Bull) 5: nel giorno in cui torna competitivo viene sbattuto fuori. Al peggio non c’è mai fine senza stare qui a ricordare l’episodio del semaforo nella Sprint. Inutile infierire. George Russell (Mercedes) 6: parte per ripetere l’impresa di Las Vegas ed invece si perde nel deserto di Losail. Colpa del team, colpa sua. Chiude quarto, meglio di niente. Lando Norris (McLaren) 4: il solito Landone che qua e là qualche pasticcio lo combinerà. La rima serve a poco così come le sue scuse al team dopo aver gettato alle ortiche il secondo posto e la chiave per chiudere in cassaforte il titolo costruttori. Per la crescita completa si aspetta il 2025. Pierre Gasly (Alpine) 9: un’altra impresa in un finale tutto da godere per l’Alpine di Briatore. Tiene dietro la Ferrari di Sainz nel finale, un’altra stella da appuntarsi sul petto. Guanyu Zhou (Stake F1) 10: porta per la prima volta la Sauber a punti e addirittura finisce 8° regalando una grande soddisfazione a Binotto e tutto l’entourage che sta nascendo e che sarà Audi nel 2026. Un’impresa nell’impresa. Yuki Tsunoda (Racing Bulls) 5: povera stella, affossato da Helmut Marko in ottica Red Bull, dopo una buona qualifica e una buona partenza viene sverniciato a destra e sinistra manco guidasse una Panda in autostrada. Colapinto (Williams) 4: non ha colpe particolari, almeno stavolta, ma dopo un inizio da fenomeno è incappato in un imbrocchimento generale, della serie dalle stelle alle stalle. Altro zero, altro ritiro, altro fuori pista. Sta finendo male nel momento in cui si discute il suo futuro. Lance Stroll (Aston Martin) 3: dopo l’asinata di Interlagos ne combina un’altra prendendo Ocon. Il team lo fa ritirare per evitare denunce per danni… Fernando Alonso (Aston Martin) e Kevin Magnussen (Haas) 7: di fronte a tanti giovincelli l’esperienza alla lunga paga. E nel giorno in cui sir Lewis si prende un giorno di ferie, ci pensano loro a tenere alta la vecchia guardia. Il solito Nando chiude 7°, il buon Kevin alla penultima battaglia 9°. Zero alla Formula Uno che lascia uno specchietto in pista, per di più senza bandiere gialle e che non ferma la gara con una Safety quando Bottas la rompe in mille pezzetti. Una barzelletta pensando che siamo in F1.

F1: domenica titoli di coda nel GP di Abu Dhabi

Manca solo una gara alla fine del Campionato di Formula 1 2024. Il calendario del Mondiale prevede già il prossimo fine settimana l’ultima gara della stagione il Gran Premio di Abu Dhabi sul circuito di Yas Marina.