Chi è Lucio Corsi: cantante triste, da Verdone a Sanremo 2025
Lucio Corsi nasce a Grosseto nel 1993. A dispetto della vetrina sanremese che lo ha fatto diventare “famoso” al grande pubblico generalista, Lucio è già un “nome” per la musica italiana. Dal 2015 ha cominciato a pubblicare i suoi primi lavori mescolando diverse influenze tra il rock progressivo, il cantautorato e testi poetici. Viene accostato ad artisti come David Bowie e Renato Zero. Nel corso della sua carriera, per il singolo, “Tu sei il mattino”, realizza un videoclip con la partecipazione straordinaria di Carlo Verdone. Che ricambia portandolo all’interno della terza stagione della serie televisiva ‘Vita da Carlo‘. Dove guarda caso Verdone viene scelto per fare il presentatore e direttore artistico del Festival di Sanremo e in cerca di nuove voci da portare all’Ariston si imbatte in questo nuovo talento musicale. Una previsione che si è rivelata azzeccata. A portarlo sul palco dell’Ariston è stato Carlo Conti. Corsi si è subito imposto proprio per il suo modo di essere, introverso ed intenso al tempo stesso. Sul suo brano in gara al Festival, “Volevo essere un duro” ha spiegato: “È una ballata, la forma di canzone a cui sono più legato: mi consente di utilizzare parole in comodità, considerando la ricchezza della nostra bella lingua italiana”. E poi nella serata delle cover il duetto con Topo Gigio sulle note di “Nel blu dipinto di blu”, momento intenso quando surreale.. In attesa, chissà, di stupire tutti in finale. Tra i più apprezzati al momento.Lucio Corsi e la passione per la MotoGP
Oltre la musica, Lucio Corsi ha una grande passione. Quella per le moto ed in particolare per il Motomondiale, la Superbike e la MotoGP: non si perde un turno di qualifica, fa le nottate sveglio come i veri malati di moto. E se è in tour sposta tutto su tablet e da lì segue i week end di gara. “Sono appassionato di Motomondiale, l’unico sport che seguo – ha detto in un’intervista a Tv Sorrisi e Canzoni – Al di fuori della musica di cui sono intrippato, è una cosa che m’ispira, mi piace perché la velocità ha lo stesso elemento della musica: l’aria. La velocità vive nell’aria, attraverso l’aria, la taglia. Allo stesso modo la musica non ha corpo e vive nell’aria. Forse questa affinità è ciò che mi fa amare questo tipo di disciplina che trovo in qualche modo poetica. Poi è una lotta contro il tempo ed anche il tempo nella musica è un elemento fondamentale, importante. I piloti lottano contro il tempo perciò li ammiro: è difficile lottare contro il tempo”.Il rimpianto di Corsi: “Non ho visto i test MotoGP”
L’altro giorno in un collegamento con RadioDeejay, Linus sapendo di questa passione di Corsi per la MotoGP gli ha detto in apertura: “Hanno chiuso davanti a tutti i due fratelli Marquez”. Lucio ha sorriso e poi sottolineato: “Sono in crisi perché in questa frenesia e in questi impegni del Festival non ho avuto un momento per guardare i test”. [iol_placeholder type=”social_instagram” id=”DGBI-KLsQX7″ max_width=”540px”/]Quando ha dormito in auto per vedere Valentino Rossi
Dalle colonne del Tirreno, un grande amico di Lucio Corsi, Giulio Bardi ha raccontato di quanto insieme sono andati a vedere la MotoGP al Mugello e la passione del cantante per Valentino Rossi: «Entrambi siamo appassionati di MotoGp. Lucio è un grande ammiratore di Vale. Allora – spiega Bardi – avevamo deciso di andare a vedere una gara. Alla fine siamo stati costretti a dormire in macchina quella notte: abbiamo girato per tutta Firenze senza trovare una stanza libera. “Ah, come si sta bene a casa” è la frase che dicevamo sempre per scherzare, soprattutto Lucio, sempre in viaggio. Quando ci spostavamo era un modo per ridere».