ACI commissariata: Sticchi Damiani fatto fuori, il motivo
Era il 17 ottobre 2024. L’assemblea dell’Automobile Club d’Italia rieleggeva a Roma Angelo Sticchi Damiani – 79enne nativo di Lecce (il nipote Saverio, avvocato, è presidente del Lecce calcio), sposato, due figli, ingegnere civile e progettista di infrastrutture stradali – a presidente dell’ACI per il quadriennio 2025-2028, con oltre il 90% dei voti. Si trattava del quarto mandato di fila. Una forzatura per molti dal momento che negli enti pubblici il limite è di tre mandati. Ma Sticchi Damiani aveva fatto valere la “legge” della maggioranza applicando l’eccezione per le federazioni sportive col mandato rinnovabile all’infinito in caso di raggiungimento dei due terzi dei voti. Ed invece il Governo si è messo di traverso. Il Governo Meloni ha voluto dare un taglio col passato eliminando anche retroattivamente la norma che consentiva plurimandati nelle federazioni sportive, come si legge nel Decreto Emergenze contenuto nella Legge di Bilancio 2025. Nell’articolo 7 si legge che “…gli enti pubblici che hanno anche natura di Federazione Sportiva continua ad applicarsi la disposizione per cui la persona in carica in qualità di presidente o vicepresidente di istituti e di enti pubblici, anche economici, non può essere confermata per più di due volte”.Il premier Giorgia Meloni con Angelo Sticchi Damiani, l’ad Ferrari Benedetto Vigna e Carlos Sainz al Gp d’Italia 2023