Galatasaray-Fenerbahce, Mourinho denunciato per razzismo
Dai 30mila agenti schierati per uno dei derby più roventi del pianeta ai veleni del post partita. Galatasaray-Fenerbahce è infinita e lo dimostra la denuncia che intende presentare il club in cui militano Osimhen, Mertens e Morata, arrivato a gennaio via Milan e fermo ai box per infortunio, contro Mourinho. L’allenatore è accusato – come si legge nella nota della società giallorossa – di “espressioni disumane e immorali” nei confronti della panchina della squadra più titolata di Turchia.La frase choc dello Special One: cosa ha detto
Nel dettaglio, il tecnico portoghese ex Inter e Roma avrebbe detto che i membri della panchina del Galatasaray “saltavano come scimmie”, facendo riferimento alle proteste della squadra di casa per il mancato giallo al giovane Akcicek dopo pochi secondi dall’inizio della partita. La capolista, avanti di 6 lunghezze dopo 24 turni e sempre più vicina al terzo titolo di fila, promette battaglia: “Presenteremo denuncia alla Uefa e alla Fifa”. Non solo: il Galatasaray ha condannato anche “le parole offensive al popolo turco che Mourinho pronuncia regolarmente da quando ha iniziato a lavorare in Turchia”. Il comunicato postato sui social è accompagnato dall’immagine con lo slogan “Say no to racism”. Insomma, una vera e proprio bufera ha travolto il lusitano.La difesa del Fenerbahce
Il caso che sta scuotendo il calcio turco è l’argomento del giorno e sulla vicenda arriva anche il comunicato del Fenerbahce a difesa di Josè Mourinho: “Una dichiarazione rilasciata dal nostro direttore tecnico è stata completamente estrapolata dal contesto e si è deliberatamente cercato di distorcerla. Queste parole usate da Mourinho per descrivere l’eccessiva reazione dello staff tecnico della squadra avversara alle decisioni dell’arbitro durante la partita non possono in alcun modo essere associate al razzismo. E’ un approccio del tutto malizioso. Useremo i nostri diritti legali riguardo questa patetica calunnia che è stata fatta per portare competizione fuori dal campo”.