Inter-Verona, il racconto del match
L’Inter non si fa distrarre dalla vittoria del Napoli a Lecce e approccia bene al match. E il copione cambia già dopo cinque minuti, quando Valentini allarga il braccio e colpisce il pallone, dopo un tentativo di triangolo di Arnautovic. L’arbitro non vede nulla, viene chiamato dal Var e l’On Field Review al monitor concede il penalty. Dal dischetto si presente Asllani che fa centro. Anche il Verona risponde presente e si fa vedere dalle parti di Martinez in contropiede con Sarr bravo a prendere il tempo alla difesa e a scaldare i guantoni al portiere. I ritmi non sono altissimi e le migliori occasioni nascono dalla zona di Zalewski. Il polacco alla mezz’ora salta bene un avversario e pesca Arnautovic in area, l’austriaco stacca bene di testa ma non prende la porta. Gli spazi sono pochi e allo scadere ci pensa Asllani a illudere i tifosi con un destro da fuori, con il pallone che si incastra tra la rete ma va oltre la traversa. I nerazzurri nella ripresa sembrano più gestire che accelerare, ma trovano di fronte due linee compatte. E la chance più nitida nasce in contropiede, ma Arnautovic e Correa non lo gestiscono bene. Si addormenta l’Inter con De Vrij e Darmian che si scontrano, Bradaric si impossessa del pallone e serve Tchatchoua, che calcia di prima in area ma colpisce la schiena di un difensore. Il finale del match è soporifero come il resto della gara e non succede più nulla fino al triplice fischio. QUI LE AZIONI SALIENTI DEL MATCHLe pagelle dell’Inter
Joseph Martinez 6 – Dalle sue parti arrivano poche volte, è attento e non commette sbavature. Bisseck 6 – Tra gli undici titolari è l’unico che giocherà con il Barcellona e il suo compito è non farsi male. Fa tremare per qualche istante la panchina e i tifosi nerazzurri. Poi Farris lo toglie dal campo nella ripresa.Dimarco (dal 68′) 6 – Viene da un periodo complicato e pensa a portare a casa la vittoria. De Vrij 6.5 – Veste la fascia e guida la difesa da capitano. La serata non è complicata, ma tiene svegli i compagni in una partita dai ritmi sonnolenti. Carlos Augusto 6 – È tra i giocatori più affidabili del momento e dimostra anche stasera il perché: pulito in costruzione e deciso in copertura. Darmian 5.5 – Se le azioni migliori dell’Inter sono nate tutte sulla sinistra ci sarà un motivo. Spinge poco, non è Dumfries e si vede. Frattesi 6 Asslani 7 – Si prende un pallone bollente e o lo raffredda, risponde alle critiche con personalità. Gestisce bene i tempi a centrocampo, ora dovrà rifarlo in altri contesti. Zielinski 5.5 – Fa il compitino e non rischia la giocata. Non sbaglia, ma non si esalta in una partita giocata come un musicista con una sola nota.
Mkhitaryan (dal 68′) 6 – Mette subito in campo la sua personalità e con le sue urla sveglia la squadra. Zalewski 6.5 – È il più vivace e con i suoi dribbling prova a rendere più godibile la partita alle tante persone che hanno pagato il biglietto.
Acerbi (dall’84’) SV Correa 5.5 – Corre sempre con la stessa marcia, non cambia ritmo e non è mai pericoloso. Arnautovic 6 – Si sbraccia e chiede spesso il pallone, ma viene accontentato poco. Si sacrifica con umiltà, ma non trova spazio per incidere.
Taremi 6 – Gioca di sponda a aiuta la squadra a respirare nel finale. Un piccolo riscaldamento verso il Barcellona.