Il fine settimana del GP del Canada è stato all’insegna della frustrazione per Charles Leclerc, messa in luce dai vari team radio che abbiamo potuto ascoltare lungo le sessioni. Ma è soprattutto durante la gara che il monegasco ha espresso il proprio sbigottimento in merito alle decisioni prese dal muretto.

L’ipotesi singola sosta per la Ferrari al GP del Canada La polemica di Leclerc per la sosta Nervi tesi anche in qualifica per Leclerc

L’ipotesi singola sosta per la Ferrari al GP del Canada

Contestualizziamo: per il Gran Premio il fornitore Pirelli aveva ipotizzato due soste, partendo con le medie per poi passare alle hard nei successivi stint (o finire con le medie, o ancora partire con le soft). Tuttavia, potevano esserci anche i margini per un unico stop, come in teoria avrebbe potuto puntare Ferrari secondo Sky Sport, e in particolare con Leclerc che avrebbe dovuto gestire nel suo caso le hard per i primi 40 giri.

In gara le cose sembravano andare per questo verso, quando però verso il giro 29 il monegasco viene richiamato per sostituire le hard. E questo nonostante poco prima lo stesso pilota avesse puntualizzato il fatto che i timori di degrado erano infondati e che le coperture a sua disposizione potevano ancora reggere.

La polemica di Leclerc per la sosta

La chiamata ai box però fa saltare la mosca al naso a Leclerc che via radio chiede con tono polemico: “Ma perché ci siamo fermati?”. Gli viene risposto da parte di Bryan Bozzi che si sta portando avanti “il piano B”. Al che il monegasco sbotta: “Ma io vi avevo detto che le mie gomme erano a posto!”.

Montate comunque le nuove hard, le polemiche tra Leclerc e il muretto Ferrari sono proseguite. Verso il giro 52 il pilota invoca la sosta, ma dalla scuderia gli viene detto che preferiscono evitare di percorrere troppo con le medie che da lì a poco avrebbe montato (all’incirca due giri dopo). Anche qui il monegasco non nasconde il proprio sbigottimento: “Io non capisco”. Chiuderà poi la propria gara con un mesto quinto posto, davanti al compagno di squadra Lewis Hamilton.

Nervi tesi anche in qualifica per Leclerc

Come abbiamo detto, i nervi tesi del pilota si sono consumati in quel di Montreal anche nelle sessioni precedenti, come in qualifica, quando ha dovuto fare i conti con l’aria sporca di chi lo precedeva, ovvero Isack Hadjar con la sua Racing Bulls, e che ha determinato il frustrante esito del Q3 in ottava posizione.

Ma lo sfogo a suon di parolacce (non ditelo al presidente FIA) è parso anche rivolto alla stessa Ferrari per via del posizionamento della sua SF-25 in pista (tra l’altro, successivamente nelle interviste post qualifica Leclerc ha poi graziato il rivale, sostenendo di non essere stato esattamente ostacolato da Hadjar. Per poi affermare con un certo sconforto il fatto di non essere riusciti a massimizzare quello che avevano con un’auto “molto buona”).