Non stavano scherzando: a Napoli, quando hanno annunciato che sarebbe arrivato Shaquille O’Neal, qualcuno pensava alla classica “burla”, e invece Shaq è atteso per davvero all’ombra del Vesuvio. Più devastante di un’eruzione di un vulcano, perché uno come l’ex centro di Magic, Lakers e Cavaliers non passerà certo inosservato. “Si, Shaq sarà il nostro ambassador, ma i dettagli dell’accordo dovranno essere ancora definiti”, ha spiegato Matt Rizzetta, nuovo patron della GeVi. Che vuol dar vita ai sogni di un popolo che sente di aver capito da che parte soffia il vento.

Rizzetta vuol fare di Napoli un brand internazionale Il contatto con Shaq: “Lui è un uomo del popolo”

Rizzetta vuol fare di Napoli un brand internazionale

Rizzetta in Italia è noto per aver acquistato il Campobasso, formazione tornata dopo tanti anni nel calcio professionistico. Quando però ha avuto l’opportunità di spostarsi a Napoli, sponda basket, non ha esitato un istante di più. “Volevamo prendere il 100% delle quote, per ora ci siamo fermati al 66%, ma con l’intenzione di far crescere sempre di più questo brand”, spiega l’imprenditore italo-americano.

“Perché Napoli? Negli USA ci sono 20 milioni di persone originarie dell’Italia, molte delle quali con avi al Sud. E la scelta di andare su Napoli è perché c’è voglia di creare un brand che possa avere un respiro internazionale, tanto in Europa, quanto nel mondo. Lo faremo per gradi: ci vorranno due o tre anni, ma l’idea è quella di crescere ogni giorno di più, aumentando ricavi e dando sempre più importanza al progetto tecnico e sportivo”.

Alcune vicende legate all’acquisizione delle quote, per le quali sono in essere indagini sui precedenti azionisti, non sembrano preoccupare troppo Rizzetta. “Siamo venuti a Napoli per costruire, non per dare fastidio a chi c’era prima. Non siamo ostili, anzi siamo decisi a rendere partecipi quanti più imprenditori del nostro progetto”. E come prima cosa è arrivato anche il restyling del logo societario, con il ritorno del corsiero e colori che ricordano vagamente lo stemma della Napoli del calcio.

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Il contatto con Shaq: “Lui è un uomo del popolo”

Chiaro che il nome di O’Neal, speso già in sede di trattativa per la cessione delle quote, è di quelli che stuzzica la fantasia degli appassionati, e non solo. “Ho avuto la fortuna di conoscerlo tramite Dan Doyle, mio partner in questa avventura. Quando gli ho prospettato ciò che volevamo fare, lui è rimasto davvero incantato.

È entusiasta all’idea di poter essere parte integrante del progetto: Shaq è un uomo del popolo, il suo carattere espansivo e la sua vitalità lo portano ad essere amato da tutti. Gli piace ridere e far ridere, ma è un eterno sognatore e con Napoli ci azzecca davvero benissimo, pensando anche al carattere esuberante e festoso della gente partenopea. Lui farà parte del nostro progetto, ma quanto al ruolo da affidargli dovremo ancora decidere assieme quale sarà”.

In panchina ci sarà Alessandro Magro, con James Laughlin (ex assistant coach dei Pelicans) come General Manager. Dal mercato sono già arrivati Ed Croswell e Stefano Gentile, mentre si lavora sulla conferma di Leonardo Toté, che però fa gola a tutte le big del campionato.