Il legame tra il Monza e la famiglia Berlusconi
Pier Silvio Berlusconi, AD Mediaset and Adriano Galliani during AC Monza against AC Milan, Silvio Berlusconi Trophy, at U-Power Stadium in Monza on August, 8th 2023. (Photo by Alessio Morgese/NurPhoto via Getty Images)
Chi acquista il Monza
Proprio in questi giorni, a quasi due anni dalla morte di Silvio Berlusconi, potrebbe terminare il rapporto tra la famiglia e Berlusconi e il Monza. A voler acquistare la maggioranza del club, è una cordata statunitense riunita nella società di venture capital Beckett Layne Ventures, con sede a Larchmont, stato di New York. Nella cordata sarebbero presenti anche famiglie imprenditoriali brianzole, evidentemente nell’intento di dare respiro locale ad una società che sarebbe più votata al palcoscenico internazionale. La società che acquisterebbe il Monza, peraltro, non sarebbe nuova nel mondo dello sport, avendo avviato una partnership con il Chelsea. La vasta conoscenza del settore dello sport, acquisita tramite varie consulenze prestate, da parte della società acquirente può essere senza dubbio un volano per quello che l’obiettivo: riportare il Monza in serie A.Come sarà il Monza 2025
Dal punto di vista societario, è abbastanza chiaro che nel 2025 ci sarà una staffetta tra la vecchia e la nuova proprietà del Monza. Adriano Galliani, dopo questa fase, potrebbe lasciare la carica di AD per fare spazio al suo nuovo successore, che dovrebbe essere Mauro Baldissoni. Per il ruolo di DS sembrerebbe essere stato individuato Nicolas Burdisso al posto di Mauro Bianchessi. Sembrerebbe essere a rischio anche l’allenatore del Monza, Paolo Bianco, nominato meno di un mese fa dopo la calca da trionfale con il Frosinone (salvo senza passare dai play-out dopo la retrocessione del Brescia). A prendere il suo posto potrebbe essere Daniele de Rossi – uno dei nomi più caldi per le panchine ancora vacanti – che aveva già lavorato, e le vesti da calciatore, sia con Burdisso che con Baldissoni alla Roma.La Rivoluzione della Rosa
Resta poi da sbrogliare il nodo legato ai calciatori in entrata in uscita, che potrebbe comportare una mini rivoluzione della rosa. Tra i giocatori che potrebbero lasciare il Monza, di sicuro il nome più importante è quello di Matteo Pessina, capitano del Monza è cresciuto nel settore giovanile dei brianzoli. Per non tacere di Caldirola, Vignato e Machin protagonisti della promozione e della storica vittoria a San Siro contro l’Inter. Una lista a cui si aggiungono, per fine contratto, Sensi, Gagliardini, D’Ambrosio e Pedro Pereira. [iol_placeholder type=”social_instagram” id=”DK_x91fsrqM” max_width=”540px”/] Per non tacere dei tanti rientri alla base dei giocatori presi in prestito la scorsa stagione, Turati, Kyriakopoulos, Bianco, Akpa Akpro, Palacios, Castrovilli e Urbanski. Un depauperamento del valore della rosa molto alto. Uno dei motivi che ha spinto Fininvest alla cessione. Le cifre parlano da sole. A settembre 2024 il valore della rosa del Monza era di 110 milioni di euro, il 14° della Serie A. La rosa attuale del Monza rimpolpata dagli arrivi di Sardo e del rientro dai prestiti di Obiang, Colpani, Maric e Antov è di circa 46 milioni.Insomma, il Monza sarà chiamato a mettere in piedi una strategia per garantire la costruzione di una rosa funzionale al suo prossimo allenatore e che, allo stesso tempo, permette di assorbire i divari creati dei giocatori partenti: come visto negli anni, non sempre le neo retrocesse hanno vita facile in serie B.