La morte per incidente stradale di Diogo Jota, il 28enne talento portoghese, non è purtroppo la prima che si verifica per motivi analoghi nel mondo del calcio ma ricorda in particolare la scomparsa di Gaetano Scirea, ex libero della Juventus e della Nazionale.

La morte di Scirea nell’89 Un solo superstite La fine di Josè Reyes

La morte di Scirea nell’89

Era il 3 settembre del 1989 quando un improvviso silenzio calò negli studi della Domenica Sportiva e nelle case di tutta Italia. Venne infatti interrotta la trasmissione per annunciare la drammatica morte di Gaetano Scirea, vittima di un incidente d’auto. Collegato in video c’era anche Marco Tardelli, storico amico e compagno dell’ex difensore, che scoppiò in lacrime e lasciò lo studio mentre Sandro Ciotti, il conduttore, provava a frenare la commozione per continuare la trasmissione.

Scirea, 36 anni, all’epoca era l’allenatore in seconda di Zoff alla Juventus e la società bianconera lo aveva inviato ad assistere ad una gara del Gornik per visionare quella che sarebbe stata la prossima (sia pur modesta) eurorivale dei bianconeri in Coppa UEFA. Di ritorno da Zabrze, in Polonia, dove aveva preso appunti sulla squadra la Polski Fiat 125p con a bordo lui, un dirigente della squadra polacca, un interprete ed un autista, fu violentemente tamponata in direzione Varsavia: quella vettura conteneva diverse taniche di benzina – perché nei luoghi in cui stava viaggiando l’ex libero, era difficile trovare una pompa aperta – e subito prese fuoco.

Un solo superstite

Si salvò solo il dirigente del Gornik perché seduto sul sedile anteriore: essendosi aperto lo sportello durante il tamponamento, poté uscire dal veicolo. Per Scirea, l’autista e l’interprete il rogo fu fatale, visto che, in base agli esiti dell’autopsia, non avevano riportato lesioni nell’impatto.

La fine di Josè Reyes

Una sorte simile a quella di Jota toccò anche a Josè Reyes, 35enne centrocampista spagnolo, che il 1 giugno 2019, perse la vita mentre viaggiava a velocità elevata nei pressi di Utrera, la sua città natale: l’auto si ribaltò e si incendiò in seguito all’esplosione di uno pneumatico.

Quanti calciatori morti sulla strada

L’elenco dei giocatori morti per incidenti stradali è però lunghissimo. Si va da Paolo Barison, ex Torino (nell’aprile del 1979 un autoarticolato sbanda, invade la corsia opposta e colpisce l’auto guidata da Gigi Radice. Barison, che era a bordo dell’auto, perde la vita) a un’altra ex stella granata come Gigi Meroni, travolto mentre attraversava la strada da colui che tanti anni dopo divenne il presidente del Torino, Romero. Da Dirceu, che morì a 43 anni, quando a Rio De Janeiro uscì fuori strada per evitare un frontale a Jason Mayele che nel 2002, a 26 anni, guidava a velocità elevata, quando a causa della pioggia la sua auto slittò e invase la corsia opposta. Ancora viva nella memoria anche a fine di Vittorio Mero che a 27 anni, il 23 gennaio 2002, rimase ucciso in un incidente stradale sulla A4 all’altezza di Rovato.