Rivoluzione copernicana in casa Monza. Si chiude un’epopea gloriosa, ma dal finale triste, per la piazza biancorossa lombarda. Fininvest, asset direttamente collegato alla famiglia Berlusconi, ha appena ceduto tutte le azioni del club brianzolo al fondo di investimento americano Beckett Layne Ventures.

I lavori di ammodernamento a cura di Fininvest I costi di gestione indicati sui bilanci Ipotesi sul futuro

Una vendita ampiamente annunciata già nei mesi scorsi dai vertici della dirigenza e dagli stessi cari del compianto Presidente Silvio Berlusconi. A corroborare la conclusione positiva della delicata trattativa proprio l’AC Monza che sul sito ufficiale ha emesso un comunicato con l’attesa ufficialità. In realtà il passaggio di consegne complessivo sarà graduale nella sua ultima tranche. L’80% delle quote, invece, già sono state rilevate dal fondo presieduto da Brandon Berger e supervisionato tra gli altri pure dall’ex Roma Mauro Baldissoni. Entro il 2026 sarà la volta del restante 20%.

I lavori di ammodernamento a cura di Fininvest

A Monza, città che come ben sappiamo ospita anche l’iconico circuito automobilistico, non si parla d’altro. I tifosi da un lato nutrono speranze di rinascita sportiva dopo la cocente retrocessione della stagione appena conclusa, dall’altro però non nascondono una certa preoccupazione per le sorti future del sodalizio biancorosso. Tra i temi più caldi, merita certamente una analisi accurata quello relativo al destino dell’U-Power Stadium. Il Brianteo è una struttura che oggi può contenere 17mila 102 spettatori e sorge in via Franco Tognini. L’impianto attualmente è di proprietà del Comune che lo ha ceduto in concessione all’AC Monza fino al 2062. Alla Fininvest occorre riconoscere una serie di rilevanti interventi di ristrutturazione posti in essere tra il 2019 e il 2022. Ricordiamo che la struttura venne inaugurata nell’agosto del 1988. Oggi l’U-Power Stadium è una bomboniera al passo coi tempi, rimessa a lucido in ogni settore e sostenibile da un punto di vista gestionale. L’unica pecca resta quella della copertura mancante ovunque tranne che per la tribuna centrale. Il record di affluenza sugli spalti è stato raggiunto nella stagione appena trascorsa con il match tra il Monza e la Juventus: 15mila 479 spettatori.

I costi di gestione indicati sui bilanci

Per comprendere a pieno il capitolo inerenti ai costi di gestione e manutenzione dell’U-Power Stadium, che da tempo ospita le gare interne dei biancorossi, occorre ricercare i dati inseriti nei bilanci presentati negli ultimi anni del club biancorosso. Nel documento del 2022 ad esempio, con svariati lavori già eseguiti, gli investimenti per i beni immobiliari ammontavano a 8,7 milioni di euro. Alla struttura principale occorre aggiungere la nascita dell’avveniristico centro sportivo di Monzello. Il totale a lordo della spesa tocca quota 15,4 milioni. Nel medesimo riferimento annuale i costi per servizi infrastrutturali si attestavano a 13,7 milioni. Nel bilancio del 2024 la cifra ha raggiunto i 15,2 milioni.

Ipotesi sul futuro

Quale futuro dunque per l’U-Power Stadium con l’avvento dell’era a stelle e strisce al comando del Monza? Sebbene non siano stati annunciati piani specifici e immediati per grandi interventi sullo stadio Brianteo direttamente collegati a questo passaggio di proprietà, i fans biancorossi auspicano che l’impianto continui ad essere considerato un asset centrale nella strategia di sviluppo del club. La precedente gestione Fininvest ha già investito significativamente nello stadio (circa 25 milioni di euro per ristrutturazioni e ammodernamenti, portando la capienza a oltre 17mila spettatori e migliorando infrastrutture come spogliatoi, sala stampa, impianti elettrici e non solo). Il fondo americano Beckett Layne Ventures, e non esiste un valido motivo per dubitarne, cavalcherà di certo l’onda precedente e presenterà nuovi progetti di rifacimento dell’impianto.