Stavolta è Gimbo a far risuonare l’allarme: “Ho avvertito un dolore al bicipite femorale durante il riscaldamento, e visto il momento piuttosto delicato ho preferito evitare di prendermi rischi inutili”. Così a Szekesfehervar, dove il campione olimpico, mondiale ed europeo in carica era atteso nella prova del salto in alto, chi è andato per vedere Tamberi è rimasto deluso: rinuncia obbligata e nuova road map verso Parigi, che passerà giocoforza anche per una piena consapevolezza del problema riscontrato nel corso della fase di riscaldamento.

Gimbo proeccupato: “Voglio gareggiare, ma così è dura…” Fabbri sa solo vincere: ancora oltre i 22 metri

Gimbo proeccupato: “Voglio gareggiare, ma così è dura…”

L’annuncio dell’assenza di Tamberi dalla gara di salto in alto ha fatto subito scattare l’allarme. Qualche minuto per capire bene cosa fosse successo, poi c’ha pensato il diretto interessato a chiarire la situazione, rassicurando tutti gli appassionati e i tifosi italiani.Non dovrebbe trattarsi di nulla di grave. Però ho preferito desistere dall’intento di scendere in pedana, perché a 30 giorni dalla gara olimpica anche un capello storto rappresenta qualcosa di cui avere paura!

Dico la verità: il fatto di aver gareggiato soltanto una volta in stagione (all’Europeo di Roma) mi sta logorando l’anima, però sto lavorando in funzione di Parigi, dove sarò anche portabandiera, e pertanto devo pensare soltanto a star bene e a non peggiorare le cose”.

Improbabile, per stessa ammissione di Gimbo, la presenza al meeting di Diamond League previsto a Monte Carlo venerdì sera. “Dubito che nell’arco di soli tre giorni tutto si rimetterà a posto. Non ho veramente parole… spero solo di poter tornare in pedana nel minor tempo possibile, perché ho voglia di competere e di inseguire ciò per cui lavoro assiduamente notte e giorno da tre anni”. Nella gara in terra magiara, quinto posto con eliminazione a 2.24 per l’unico italiano in pedana, vale a dire Manuel Lando.

Fabbri sa solo vincere: ancora oltre i 22 metri

Dalla terra d’Ungheria arrivano però anche buone notizie: Leonardo Fabbri per la decima gara consecutiva ha conquistato la vittoria nel getto del peso, ottenendo ancora una volta una misura superiore a 22 metri. Il toscano ha ottenuto un 22.43 che sa comunque di buon auspicio in vista dell’appuntamento olimpico, dove i rivali saranno gli americani Ryan Crouser e Joe Kovacs (oltre, si spera, a Zane Weir, assente nel meeting ungherese).

Mattia Furlani nel salto in lungo ha dimostrato di voler essere assoluto protagonista in terra di Francia: ha guidato per lunghi tratti la gara dopo aver saltato 8.08, poi s’è dovuto piegare al solito Tentoglou che ha ribadito che a Parigi il vero uomo da battere sarà sempre e soltanto lui. Nei 100 maschili, batte un altro colpo Kishane Thompson: il giamaicano, al debutto in Europa, ferma il crono a 9”91 in una gara velocissima, con Tebogo secondo a 9”99 e Simbine terzo con 10”01. Jacobs e compagnia cantante sono avvertiti.