Il grande giorno sta per arrivare. Lunedì 2 settembre è quello della gara, i 100 metri rana categoria SB4. Tocca a Manuel Bortuzzo. Il sogno della giovane promessa, che puntava a qualificarsi alle Olimpiadi di Tokyo, sta per avverarsi. I cinque cerchi sono gli stessi, anche se Manuel sarà in gara alle Paralimpiadi. Tutta colpa di una storia notissima e tristissima, il terribile agguato di cui Bortuzzo rimase vittima per uno scambio di persona, all’esterno di un locale di Roma, nella notte del 3 febbraio 2019. Una data che Manuel s’è tatuato sulla pelle, un incidente che ha cambiato completamente la sua vita.

Paralimpiadi, Bortuzzo in gara nei 100 rana SB4: orari e info La cerimonia d’apertura a Parigi e le lacrime per Efrem Morelli Bortuzzo: l’amicizia con Montano nata dentro la “Casa” del GF

Paralimpiadi, Bortuzzo in gara nei 100 rana SB4: orari e info

Il debutto in mattinata, nelle batterie. Manuel è nella prima delle due. Si parte alle 11.04, in gara dieci atleti: i migliori otto accedono alla finale, in programma alle 19.09. “Le sensazioni sono positive, ho lavorato tanto per farmi trovare preparato”, ha confidato Bortuzzo a Il Messaggero. “Non voglio mettermi pressione, scenderò in acqua senza attese. Ho il quarto tempo di accredito, i favoriti sono altri. Sarò soddisfatto se riuscirò a nuotare libero”. Altri due concorrenti hanno un tempo d’ingresso migliore di diversi secondi rispetto a lui. Il terzo, un argentino, di un solo secondo. Il podio, insomma, è un traguardo raggiungibile per il nuotatore triestino.

La cerimonia d’apertura a Parigi e le lacrime per Efrem Morelli

Intanto una sensazione magica gliel’ha già regalata la cerimonia d’apertura: “L’emozione più grande vissuta finora in una competizione sportiva. Solo stando in mezzo a migliaia di atleti provenienti da tutto il mondo capisci di aver raggiunto l’apice”. Bellissimo anche stare nel villaggio che tante lamentele aveva provocato da parte di diversi atleti normodotati: “Come va con la convivenza nell’appartamento? Stupendamente. Siamo in sei e abbiamo tre stanze. Io la divido col capitano Efrem Morelli. La sua medaglia d’argento mi ha ispirato, perché so quello che ha passato. Ero agitato per lui in tribuna e mi sono commosso mentre lo premiavano”.

Bortuzzo: l’amicizia con Montano nata dentro la “Casa” del GF

Nessun proclama, nessuna promessa: “Mantengo un profilo basso. Sono felice che a vedermi ci saranno anche mia mamma, mio fratello, mia zia e mio cugino”. Un ringraziamento è doveroso: “Per far prendere forma all’obiettivo è stato fondamentale l’incontro con Aldo Montano. Senza di lui non sarei qui adesso. Durante le conversazioni al Grande Fratello mi ha fatto tornare la voglia di gareggiare, riaccendendo la fiamma che avevo dentro da piccolo e che dopo l’incidente si era spenta. Ci siamo sentiti venerdì e sabato. Lui un po’ di esperienza olimpica ce l’ha, quindi è la persona giusta a cui chiedere consigli. Mi ha suggerito di evitare le distrazioni, di stare concentrato sulla gara e di godermi il più possibile l’esperienza, perché se va bene capita solo ogni quattro anni”.