Continuate pure a parlare dell’anca, tanto al resto ci pensa Jannik Sinner. Che a Cincinnati fa quello che deve fare un numero uno al mondo: batte Frances Tiafoe nell’atto conclusivo e conquista il Masters 1000 che precede gli US Open, legittimando una superiorità apparsa lampante nei momenti in cui contava fare la differenza. Arriva così il terzo Masters 1000 in carriera, che fa il paio con il 15esimo titolo ATP messo in bacheca. Per aver compiuto 23 anni appena una manciata di giorni fa, decisamente si è visto di peggio.

Sinner soffre solo nel primo set Quinto titolo nel 2024 per Jannik Polemiche olimpiche dimenticate

Sinner soffre solo nel primo set

Tiafoe c’ha provato, provando soprattutto nel primo set a togliere certezze al timido Sinner di questo scorcio d’estate. Solo che stavolta Jannik ha lasciato decisamente poco spazio alle velleità del rivale, che ha avuto due palle break nel primo set contro le zero dell’italiano, bravo però a disinnescarle entrambe. Un parziale equilibrato e vibrante, dove nessuno è sembrato voler prevalere sull’altro, s’è risultato inevitabilmente al tiebreak: sul 4-4 Sinner ha mollato gli ormeggi, costringendo il rivale a forzare la mano, trovando però poche risposte per mettere le mani avanti. Alla fine gli errori di Tiafoe fanno la differenza: con un filotto di 4 punti di fila Sinner prende il largo e mette una serie ipoteca sulla vittoria finale (7-4 il punteggio del tiebreak).

Quinto titolo nel 2024 per Jannik

Nel secondo set l’americano dimostra di aver incassato malamente il colpo: scappa sul 30-0 ma si vede costretto ad andare ai vantaggi, dove per due volte va avanti ma poi, alla prima palla break concessa, viene beffato da un dritto stretto di Sinner che strappa unanimi consensi. La partita scorre via senza grossi sussulti fino a quando, nel quinto gioco, Tiafoe ha tre opportunità per chiudere ai vantaggi, offrendo però una singola opportunità a Sinner che alla prima occasione utile non sbaglia, ottenendo il secondo break (sulla palla break il dritto dell’altoatesino è di una bellezza rara, ma efficace). Sul 5-1 arrivano tre match point sul servizio dello statunitense, che pure ha un moto d’orgoglio e trova 5 punti di fila per allungare la partita. È però pura illusione: Sinner chiude l’ottavo gioco tenendo la battuta a zero, conquistando il quinto titolo nel 2024 dopo Australian Open, Rotterdam, Miami, Halle, e rafforzando ulteriormente la propria leadership nel ranking e nella Race to Turin.

Polemiche olimpiche dimenticate

Per trovare una chiave di volta del successo ottenuto da Jannik basta prendere il dato delle percentuali di punti vinti tanto con la prima (85%) che con la seconda (82%), rivelatisi troppo alti per consentire a Tiafoe di restare in partita oltre il primo set. Dove l’americano può recriminare per un paio di palle break non sfruttate, complice però la straordinaria capacità di Sinner di alzare il livello non appena ne ha avvertito la necessità. Dopo le polemiche per la mancata partecipazione al torneo si olimpico di Parigi e l’uscita anticipata a Montreal, la vittoria di Cincinnati rimette l’altoatesino al centro del villaggio: a Flushing Meadows sa di essere lui l’uomo da battere, e per quanto visto nella strana settimana nell’Ohio è più che lecito sperare di spingersi oltre. Insomma, l’anca farà pure le bizze (a detta dei serbi…), ma Sinner sa sempre il fatto suo. E aggiunge un’altra perla lucente a una bacheca di per se già bella piena di trofei. Sogno di una notte di mezza estate? Comunque la si pensi, non svegliateci.