Che sarebbe stato l’impegno più “soft” non era un mistero, ma tra il dire e il fare di in mezzo ci passa… il mare. Nulla però che possa spaventare l’Italia di Julio Velasco, che evidentemente oltre a possedere ottime doti pallavolistiche sa il fatto suo anche a livello… natatorio. Poche spicciole: 3-0 secco rifilato alla Thailandia, sesta vittoria su altrettanti incontri disputati, tanto turnover e tanti sorrisi. Col primo posto adesso veramente a portata di mano, aspettando domani di sfidare il Giappone per la “resa dei conti”. Nota bene: siamo ancora a metà della prima fase, quindi è tutto relativo. Ma tanti indizi fanno pur sempre una robusta prova.

Egonu ispirata, ma anche Malual si dimostra affidabile Eze, occasione sfruttata. Domani supersfida col Giappone Velasco soddisfatto. Eze e Mulual felici ed emozionante

Egonu ispirata, ma anche Malual si dimostra affidabile

La Thailandia, tanto per dire, 24 ore prima di cedere senza appello alle azzurre (25-19, 25-20, 25-18 i parziali) aveva fatto sudare e non poco le nipponiche, riuscite a spuntarla per 3-2 dopo essere andate sotto per 2 set a 0. Ma chi si aspettava una certa resistenza da parte delle thailandesi s’è dovuto ricredere: il gioco veloce e sbarazzino proposto dalle ragazze guidate da coach Radchatagriengkai (giuriamo su quel che volete che non è un codice fiscale, ma un cognome reale…) poco ha potuto contro la concretezza e la capacità delle azzurre di volgere sempre a loro favore le fasi chiavi della partita.

Velasco in avvio ha dato un turno di riposo a capitan Danesi, inserendo Linda Nwakalor accanto a Sarah Fahr al centro, confermato la banda con Omoruyi e Degradi e naturalmente impiegando senza indugio Cambi, Egonu e De Gennaro. Alla fine però il CT di La Plata ha voluto mischiare un po’ le carte: Paoletta ha firmato 13 punti (9 nel solo primo parziale) prima di lasciare il testimone a Malual, che ha firmato 10 punti totali, confermando di essere un valore aggiunto e una buonissima alternativa in posto 2.

Bene al solito Fahr (10 punti, di cui 7 realizzati in attacco) e molto efficace Nwakalor al servizio (due ace e 7 punti totali). Buon impatto dalla panchina di Gaia Giovannini (5 punti) e pure della palleggiatrice di riserva Chidera Eze, che ha saputo guidare le compagne nel set conclusivo.

Eze, occasione sfruttata. Domani supersfida col Giappone

L’Italia è partita forte nel primo parziale, trovando punti pesanti dalle mani di Egonu e piazzando la prima fuga sull’11-8, per poi trovare altri spunti con Degradi e Omoruyi. Quest’ultima ha poi lasciato spazio a Giovannini che con due attacchi ha chiuso il set, mentre nel secondo lo strappo l’ha dato Nwakalor, rintuzzando l’iniziale tentativo delle thailandesi di provare a scappare.

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Velasco sperimenta tanti sestetti e la cosa manda in confusione le asiatiche, che perdono smalto nei momenti decisivi e soccombono senza troppe pretese. Nel terzo set il turnover è più massiccio: dentro Eze, Malual e Giovannini, ma il risultato non cambia, con la diagonale opposto-palleggiatrice che consegna all’Italia un comodo 3-0. Domani alle 14,30 col Giappone sarà più dura, ma nulla di cui avere paura.

Velasco soddisfatto. Eze e Mulual felici ed emozionante

Velasco ha apprezzato l’impegno e la capacità mostrata dalle sue ragazze nell’adattarsi al contesto della partita. “La Thailandia gioca in un modo poco abituale per le nostre ragazze. Che sono state brave al servizio e nell’adattarsi a una partita molto frenetica, facendo bene anche a muro. Eze e Malual hanno avuto un ottimo approccio e questo ha aiutato il nostro compito. Sono felice per loro: tutte, quando vengono chiamate in causa, stanno rispondendo presente.

Chi è rimasto a casa l’ha fatto perché ha bisogno di lavorare in un certo modo (vedi Sylla e Orro), mentre Antropova deve convivere con un fastidio al tendine e questo era il momento giusto per fermarsi. Domani col Giappone sarà tutta un’altra storia: hanno un gioco diverso dal nostro, seppur meno imprevedibile rispetto alla Thailandia. La Cina sarà un’avversaria più fisica, più “europea”, e sarà un altro banco di prova”.

Felici Eze e Malual: “Non era facile contro questa Thailandia, che ha schemi molto diversi dalle nostre abitudini”, spiega Chidera. “Personalmente è stato emozionante avere questa opportunità, spero di poter restare a lungo in azzurro e di continuare a vivere questo bel momento personale”. Adhu, vice Egonu per un set e mezzo, è sulla stessa lunghezza d’onda: “Siamo state ordinate e molto efficaci, approcciando ottimamente alla partita. Quando vengo chiamata in causa so di dover dare tanto e sono felice e orgogliosa di me quando questo avviene. Col Giappone ci attende una gara difficile, ma siamo abituate a giocare certe partite”.