Subito la fuga giusta
La dodicesima tappa della Vuelta ha visto fin da subito la fuga giusta, con ben 9 ciclisti – Marc Soler, Oscar Rodriguez, Mauri Vansevenant, Carlos Verona, Mauro Schmid, Louis Meintjes, Max Poole, Harold Tejada e Pablo Castrillo – che hanno subito staccato il gruppo, che dopo qualche tentativo sembra disinteressarsi subito della vittoria della tappa, permettendo ai fuggitivi di guadagnare un vantaggio di oltre 8’.
Prima incredibile vittoria di Castrillo
Senza doversi preoccupare di chi li insegue, i protagonisti in fuga hanno tutto il tempo per studiare i propri avversari e tentare l’attacco, con Verona che è il primo a provarci. Il tentativo del ciclista di Lidl-Trek non ha però successo, al contrario di quello di Castrillo, che riesce dove il connazionale aveva fallito e si porta a 30” di vantaggio.
Un vantaggio che i suoi rivali non riescono a colmare, permettendo al 23enne Castrillo di vincere la sua prima tappa in carriera e di regalare un successo incredibile alla piccola Equipo Kern Pharma. Alle sue spalle si posizionano un Poole rammaricato, che raccoglie il secondo podio in due giorni, e Soler.
Nessun attacco alla leadership di O’Connor
Per quanto riguarda la classifica generale non c’è stato nessun attacco deciso alla maglia rossa di Ben O’Connor. L’unico a provarci è Richard Carapaz, il cui tentativo va però a vuoto, con il gruppo che resta compatto e l’australiano che, contrariamente a quanto successo nell’undicesima tappa, conferma il proprio vantaggio in testa davanti a Primoz Roglic ed Enric Mas.