Uno dei periodi più difficili per il Brasile, caratterizzato da instabilità tecnica e risultati incerti. Dopo l’addio di Tite, quattro allenatori in meno di due anni: Ramon Menezes, Fernando Diniz e Dorival Júnior. Nel 2022 il 41% dei tifosi brasiliani intervistati dichiarava di essere favorevole a un tecnico straniero, dopo la fallimentare spedizione in Qatar la percentuale era scesa al 30%.

Ancelotti alla conquista del Brasile Brasile ai Mondiali 2026 Ancelotti nel cuore dei brasiliani Ancelotti-Vinicius, tandem Real

Ancelotti alla conquista del Brasile

Doveva arrivare Carlo Ancelotti per ribaltare i sondaggi. Dopo soltanto un mese dalla sua presentazione, il tecnico italiano ha già conquistato il cuore dei tifosi verdeoro. Stando ad un’indagine dell’istituto Datafolha, il 52% della popolazione adesso appoggia la presenza di un tecnico non brasiliano sulla panchina della nazionale. Il sondaggio, come riporta l’Ansa, è stato condotto tra il 10 e l’11 giugno su un campione di 2.004 persone: soltanto il 31% si dichiara contrario all’idea.

Brasile ai Mondiali 2026

E’ la prima volta nella storia in cui la maggioranza dei brasiliani si dice favorevole all’idea di un allenatore straniero alla guida della Seleção. Il dato arriva in seguito alle prime uscite ufficiali di “Carlinhos” come commissario tecnico. L’esordio di Ancelotti è datato 5 giugno con un pareggio a reti inviolate contro l’Ecuador nelle qualificazioni ai Mondiali 2026, seguito poi dall’1-0 ottenuto sul Paraguay, risultato che ha regalato la qualificazione ai Mondiali 2026.

Ancelotti nel cuore dei brasiliani

Va sempre ricordato che il Brasile è terra di calcio, in cui il legame della gente con la propria nazionale è molto più di un semplice tifo: è una ragione di vita. E il commissario tecnico è di conseguenza una delle persone più importanti di tutto il Brasile: il cambio di paradigma nei confronti degli allenatori stranieri è dunque significativo.

Ancelotti-Vinicius, tandem Real

Nella partita di Sao Paulo contro il Paraguay, già durante l’annuncio della formazione, il nome di Ancelotti è stato celebrato più di tutti (dopo quello di Hugo Souza del Corinthians, proprietario dello stadio). L’aria di festa ha fatto bene anche alla squadra di Vinicius (pupillo di Ancelotti ai tempi del Real Madrid) e compagni, che ha tramutato l’entusiasmo in gioco.