Gli innovativi diari scolastici sportivi, per la sua casa editrice, furono una scommessa ma mai vincente come quella di Giancarlo Antognoni che consentì ad Antonio Caliendo di ottenere la prima procura calcistica. Dal 1979 al 2024, la lunga storia dell’ex procuratore sportivo non è ancora finita: da circa 140 campioni gestiti negli anni ’80 all’ultima dolente pagina per il processo tributario inerente al fallimento del Modena. Nel pieno del calciomercato estivo, quest’oggi al Corriere dello Sport, Antonio Caliendo racconta un retroscena sulle trattative di Osimhen e non dimentica di criticare aspramente il suo procuratore (Roberto Calenda) e Roberto Baggio, uno tra i suoi migliori ex assistiti, con tutte le verità sulla rottura del loro rapporto.

Caliendo critica il procuratore di Osimhen per le trattative Caliendo, il retroscena di mercato su Osimhen e Maicon Caliendo sulla la storia di Roberto Baggio I motivi della rottura del rapporto fra Caliendo e Baggio

Caliendo critica il procuratore di Osimhen per le trattative

Antonio Caliendo apparteneva a un calcio diverso ed in questo proprio non si riconosce. Nel mirino c’è subito il procuratore di Osimhen, Roberto Calenda, per la gestione delle trattative del giocatore del Napoli sul calciomercato:

“Adesso ci sono intermediari che fanno a mezzo con i presidenti, e grandi gruppi americani, e inglesi, e i più giovani, i quaranta-cinquantenni, si mettono insieme, non si fanno la guerra e si dividono il malloppo. È cambiato anche il rapporto tra procuratore e assistito, l’intermediario cura l’affare, non il giocatore. Vive alla giornata, per me un contratto significa investimento a lungo termine. Io sentivo i miei una o due volte al giorno, mi occupavo di tutto. Oggi c’è molto pressapochismo, guarda com’è gestito Osimhen”.

Caliendo, il retroscena di mercato su Osimhen e Maicon

L’ex procuratore sportivo sostiene che la gestione della procura di Osimhen abbia dato danni al calciatore: “Osimhen è un giocatore che vale 200 milioni e adesso è costretto a stare ai margini in attesa di non so che cosa.”

Inoltre, Antonio Caliendo sostiene che la causa del ritardo della cessione di Osimhen non sia dovuta dalla mancanza di offerte dei club di Premier League e degli arabi ma solo ed unicamente al suo procuratore: “Calenda lo conosco, fece saltare Maicon al Real infatti in Brasile non lo fanno più entrare, una volta lo volevano anche mena..”.

Caliendo sulla la storia di Roberto Baggio

L’ex procuratore ricostruisce, infine, tutti i passaggi sulle trattative di mercato di un suo ex assistito, Roberto Baggio: “Baggio cosa? Non voleva andar via da Firenze. “Ammazzano prima te e poi me”, mi ripeteva. E sai cosa gli risposi? Se resti qui fai la fine di Giancarlo, di Antognoni, che non volle andare alla Juve, e non vinci un cazzo. La risolse Pontello. Io l’avevo dato al Milan, ma intervenne la Fiat, la Juve, l’Avvocato.

Inoltre, Caliendo ha poi aggiunto sul rapporto oggi amaro con l’ex campione: “Se parli di me con Baggio sai cosa ti dice? Che grazie a lui sono diventato famoso. Roberto dimentica che prima di lui avevo avuto Boniek, Daniel Passarella, Dirceu, gente con le palle quadrate”.

I motivi della rottura del rapporto fra Caliendo e Baggio

Infine, l’ex procuratore, ha svelato dopo molti anni anche i reali motivi della rottura del suo rapporto con Baggio, c’entra la religione:

“Con Roberto ruppi mentre lo stavo accompagnando alla Borghesiana, doveva raggiungere la Nazionale. C’entra la sua religione, il buddismo. A un certo punto iniziò a parlar male della mia fede e della religione cattolica, alzammo la voce, stavo per aprire la portiera e lasciarlo a piedi in autostrada”.