Il D-day è arrivato. Ha preso il via poco dopo le 10 l’udienza del processo alla Juventus sulle plusvalenze davanti alla Corte federale d’Appello a Sezioni Unite. Si tratta della terza volta in cui il secondo grado della giustizia sportiva discute il caso, dopo che è stata chiamata a riformulare le proprie valutazioni dal Collegio di Garanzia del Coni. Stasera o al massimo domani i giudici — totalmente cambiati rispetto a quelli del -15 del 20 gennaio scorso – dopo essersi riuniti in camera di consiglio emetteranno la sentenza, che potrebbe arrivare anche proprio mentre la Juventus gioca con l’Empoli.

Processo Juve, Chinè chiede una penalizzazione di 11 puntiProcesso Juve, ora tocca alla difesa

Processo Juve, Chinè chiede una penalizzazione di 11 punti

In un primo momento la richiesta era stata di -15 per la Juventus, maggiorativa rispetto ai -9 inizialmente formulati dall’accusa. Il processo di oggi si è aperto con la requisitoria del capo della Procura federale Giuseppe Chinè, tornato a guidare l’accusa dopo essere stato assente davanti al Collegio. Alla luce della differente classifica rispetto alle prime richieste, e considerando la necessità che la pena sia afflittiva, il capo della procura ha ora chiesto una penalizzazione di 11 punti.

Chiesti alla Corte federale d’Appello anche 8 mesi di inibizione per i 7 ex dirigenti bianconeri: Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano.

Processo Juve, ora tocca alla difesa

Dopo Chinè verrà ascoltata la difesa Juve – con gli avvocati Bellacosa, Sangiorgio e Tortorella – che dovrebbe puntare in particolare sull’interpretazione della parola “afflittività” (non necessariamente collegata alla perdita della Champions) e sulla “discontinuità” degli attuali vertici societari rispetto a quelli coinvolti nell’indagine.

 

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