Non poteva desiderare esordio migliore la Lazio di Baroni, che con il risultato di 3-1 ha rimontato il Venezia di Di Francesco. Due gol nei primi 13 minuti all’Olimpico, uno per parte, nati entrambi da un errore difensivo: Andersen l’ha sbloccata, Castellanos l’ha ripresa. Minuto dopo minuto è venuta fuori la Lazio che ha chiuso la prima frazione in vantaggio con il rigore trasformato da Zaccagni dopo il fallo di Sverko su Castellanos. Nella ripresa, ha chiuso i conti l’autogol di Altare, che in scivolata ha centrato la sua stessa porta sul cross forte e teso di Lazzari.

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Lazio-Venezia, il racconto del match

In un Olimpico carico di entusiasmo, il neopromosso Venezia ha subito mostrato personalità, ammutolendo lo stadio con il gol lampo di Andersen. L’azione è nata da un errore di Rovella, che ha regalato palla a Ellertsson consentendogli di servire al meglio il danese per un preciso destro a giro. Dopo otto minuti, però, il Venezia ha ricambiato l’errore: Svoboda, superficiale in impostazione, ha perso palla a favore di un attento Castellanos, che non ha fallito l’uno contro uno con Joronen.

Nel corso del primo tempo, la Lazio ha alzato il ritmo, anche se ha dovuto fare i conti con la solida difesa del Venezia, pronto a ripartire in contropiede. Zaccagni ha cercato il gol con una doppia conclusione, seguito da uno squillo degli ospiti con Zampano e un colpo di testa di Castellanos, che ha sfiorato la doppietta. La svolta è arrivata con il rigore per fallo di Sverko sul Taty: Zaccagni, freddo dal dischetto, ha firmato il sorpasso.

Il secondo tempo è iniziato con la Lazio che ha mostrato ancora un’aggressione intensa. Di nuovo protagonista Castellanos con una deviazione che ha impennato la palla e costretto Joronen a un intervento decisivo, con la sfera che si è stampata all’incrocio dei pali. Nonostante lo svantaggio, il Venezia ha dimostrato di essere in partita, spaventando i biancocelesti con un’azione di Haps, servito ancora da Ellertsson: conclusione imprecisa dell’ex Genoa che ha sprecato la chance del pari.

Verso il triplice fischio, mentre la stanchezza sembrava prevalere su entrambe le squadre, una palla filtrante di Guendouzi per Lazzari ha portato a un cross tesissimo, che ha visto Altare segnare un’autorete. Nonostante il doppio vantaggio, la Lazio ha continuato a spingere: un ispiratissimo Castellanos ha colpito il palo con un potente tiro. Non c’è stato più tempo, è terminata 3-1 all’Olimpico.

Lazio, top e flop

Castellanos 7.5: Pressa Svoboda, recupera palla e segna con freddezza. Attento anche in fase difensiva. Primo gol stagionale dopo 11 minuti, in netto anticipo rispetto alla scorsa stagione, quando segnò solo alla settima presenza. Scatenato, divora la doppietta. Zaccagni 7: Non poteva desiderare un esordio migliore in questa Serie A con la maglia numero 10 e la fascia da capitano. Segna con freddezza dal dischetto e offre grande intensità anche in fase difensiva. Noslin 6.5: All’esordio con la maglia della Lazio, dimostra subito di essere a suo agio. Scatta, lotta su ogni pallone e serve palloni interessanti. Energico. Rovella 5.5: Pasticcia e regala la palla a Ellertsson, che propizia il gol di Andersen.

Venezia, top e flop

Andersen 7: Freddo e deciso, sblocca il risultato con un destro a giro dopo 2:41. Con questo tempo, al momento, detiene il record per il gol più veloce di questa Serie A. Ellertsson 6.5: Bravo nell’approfittare dell’errore di Rovella e a servire Andersen per il gol dell’1-0. Lucido in possesso palla, tanto sacrificio anche in fase difensiva. Haps 6: Subentrato a Sagrado a inizio ripresa, è un pericolo costante per i biancocelesti. Crea ma spreca opportunità. Altare 5.5: Segna l’autorete del 3-1, ma di fatto non avrebbe potuto far di meglio sul cross tesissimo di Lazzari. Sverko 5.5: Non si accorge dell’arrivo di Castellanos in area e gli dà un calcione, concedendo di fatto un rigore alla Lazio. Svoboda 5: Commette un errore che ha dato vita al gol di Castellanos, mostrando superficialità nella costruzione.

Lazio e Venezia, le ultime di mercato

Lazio e Venezia, come tutte le squadre di Serie A, si apprestano a vivere il rush finale del calciomercato estivo, con la chiusura prevista per il 30 agosto a mezzanotte. La Lazio affronta questa nuova stagione dopo un totale restyling, a partire dalla panchina con l’arrivo di Baroni, avendo salutato giocatori simbolo come Immobile, Luis Alberto e Felipe Anderson. Ma, il mercato potrebbe ancora riservare colpi di scena sia in entrata sia in uscita, soprattutto nel reparto di centrocampo, che necessita ancora di alcuni ritocchi.

Le prossime partite, a partire da quella di stasera contro il Venezia e poi contro l’Udinese, rappresentano un banco di prova fondamentale per l’allenatore e la dirigenza, per capire meglio come intervenire. Tra i nomi che interessano alla Lazio c’è Folorunsho, attualmente fuori rosa nel Napoli di Conte, anche se il tecnico Baroni sembra preferire un playmaker. Nella lista dei possibili obiettivi figura anche Carlos Alcaraz.

Oltre agli acquisti, la Lazio deve fare i conti con alcune cessioni necessarie per alleggerire il bilancio dagli stipendi più pesanti. Tra questi, Fares sembra ormai prossimo al trasferimento al Panserraikos. Resta da definire anche il futuro di Basic e Akpa Akpro, entrambi nel mirino dell’Empoli, che li prenderebbe solo in prestito, ma anche quello di André Anderson.

Dall’altra parte, il Venezia sta incontrando difficoltà a far decollare il proprio mercato. La trattativa più calda delle ultime ore riguarda Nicolussi Caviglia, anche se la non riuscita dell’affare Tessman con la Fiorentina sembra aver rallentato le operazioni. L’accordo tra il Venezia e la Juventus per Nicolussi Caviglia si aggira intorno ai 5 milioni.