Dopo la clamorosa, e fragorosa, esplosione verbale non poteva che essere questo l’epilogo. Il procuratore federale Giuseppe Chinè sta per aprire l’indagine per deferire José Mourinho dopo le parole pronunciate, al termine della gara col Monza, contro l’arbitro Chiffi e delle quali vi abbiamo dato conto.

Parole forti, senza dubbio. E che implicavano un intervento da parte della procura federale che, presumibilmente, deferirà anche la Roma per responsabilità oggettiva.

Mourinho contro Chiffi, deferimento in arrivoIl rischio squalifica a ridosso della corsa ChampionsLe parole di Mourinho

Mourinho contro Chiffi, deferimento in arrivo

Un nuovo caso che ha al centro del conflitto, ancora una volta, il tecnico portoghese dopo lo scontro che ormai è letteratura contro Serra, in attesa che su questo specifico episodio venga fatta definitivamente chiarezza. All’epoca fu la partita contro la Cremonese a far scaturire la lite e la sequenza di parole sotto indagine.

Il rischio squalifica a ridosso della corsa Champions

Stavolta si tratta del Monza, ma c’è molto in palio: lo Special One rischia, infatti, la squalifica in vista della sfida Champions di sabato contro l’Inter all’Olimpico.

Se l’assegnazione dello Scudetto pare questione di tempo, invece per quel che riguarda il palcoscenico più rilevante sul piano europeo è ancora da definire quale squadre tra quelle candidate riuscirà ad aggiudicarsi i posti utili per la Champions e quante, invece, si qualificheranno per l’Europa League e la Conference.

Sulla vicenda non si esprime il Giudice sportivo ma a decidere è il tribunale federale: da valutare – ipotesi che potrebbe essere contemplata dai legali di Mou e del club giallorosso – c’è anche l’ipotesi del patteggiamento.

Le parole di Mourinho

Al termine di Monza-Roma finita sul punteggio di 1-1, con Celik espulso per doppia ammonizione al 95′, Mourinho ha espresso un giudizio duro nei confronti del direttore di gara:

“Il peggior arbitro che ho incontrato nella mia carriera, e ne ho incontrati tanti. Non ha avuto influenza sul risultato però è scarso: tecnicamente orribile, non è empatico, non crea rapporti con nessuno, dà un rosso a un giocatore che scivola perché è stanco morto. La Roma non ha la forza che hanno anche altre squadre per dire che non vuole certi arbitri. Anche se a volte mi sembra che non ne abbia nemmeno la voglia… Il club deve crescere anche a questo livello”.

Poi l’affondo che ha investito la proprietà: “Io ho smesso di lavorare gli ultimi 20 minuti perché sapevo che sennò mi sarebbe arrivato un rosso, succede sempre con lui. Sono sceso in campo con il microfono, mi sono protetto”.

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