Napoli-Empoli, la chiave della partita
Per la gara che può decidere il suo destino, Garcia rivoluziona il Napoli. Dal 4-3-3 si passa al 4-2-3-1, con Simeone centravanti. Fuori Natan, Zielinski e Kvaratskhelia, con Ostigard in difesa, Raspadori alle spalle della prima punta ed Elmas largo a sinistra. Il terzino mancino è Olivera, poi nel riscaldamente un problema al polpaccio di Meret costringe a un altro cambio: gioca Gollini. L’Empoli la sua stella l’aveva persa alla vigilia: Baldanzi infortunato, nel 4-3-2-1 di Andreazzoli c’è spazio per Cancellieri e Cambiaghi alle spalle di Caputo. I cambiamenti tattici non modificano la sostanza di un Napoli che fa fatica a rendersi pericoloso. Gli unici lampi arrivano da qualche giocata di Politano e da palle inattive (colpo di testa di Anguissa su corner), su cui è bravo Berisha. L’Empoli, anzi, si fa minaccioso con pressing e ripartenze. Caputo, Cancellieri e soprattutto Cambiaghi spaventano il pubblico del Maradona: bravo Gollini a evitare guai sulla conclusione del giovane toscano. Rivivi le emozioni di Napoli-Empoli Nella ripresa Garcia ci mette una decina di minuti per rientrare sui suoi passi e tornare all’antico. Dentro Kvara e Zielinski, fuori Simeone ed Elmas. È di nuovo 4-3-3, con Raspadori che va a fare il centravanti, quando tutti avrebbero immaginato un assalto con Simeone in campo. Il Napoli presidia maggiormente la metà campo avversaria, ma non tira. Ci riesce solo dopo la seconda batteria di cambi: dentro Cajuste e Lindstrom al posto di Anguissa e Politano, stremati. Il danese costringe Berisha a un nuovo intervento salva-risultato e con la sua verve dà una scossa ai suoi. Ci prova anche Kvaratskhelia, trovando ancora super Berisha davanti in due circostanze: addirittura prodigiosa la seconda, di piede con un riflesso da portiere da hockey. Piove sul bagnato per Garcia, perché Rui – ultimo cambio – si fa male e non può essere sostituito. E così dal ‘buco’ del portoghese nasce l’azione del gol dell’Empoli, confezionato dai nuovi entrati: tocco arretrato di Ebuehi, parabola magica di Kovalenko ed è colpaccio.Cosa ha funzionato nel Napoli
Poco, a dire il vero. In mezzo al campo, se non altro, i campioni d’Italia hanno ritrovato un protagonista dello Scudetto finalmente nella sua versione migliore: Anguissa, vero e proprio guerriero della mediana. E in porta c’è una sicurezza in più: Gollini.Cosa non ha funzionato tra gli azzurri
Ritmi lenti, pochi lampi, mancanza di incisività nella manovra: il nuovo abito cucito da Garcia per il Napoli non ha determinato grossi miglioramenti nel gioco azzurro. Squadra impacciata e poco pericolosa, almeno per un tempo.Le pagelle del Napoli
Gollini 6,5 – Reattivo tra i pali e in uscita, nega a Cambiaghi un gol praticamente fatto. Di Lorenzo 5,5 – Il capitano in giornata no: pochi guizzi sulla destra, un solo affondo pericoloso con un cross per Simeone che non c’arriva. Rrahmani 6 – Ha fatto di tutto per esserci, rinunciando alla Nazionale: ordinato nelle chiusure, efficace in marcatura. Ostigard 6 – I palloni alti sono il suo terreno di caccia, si fa anche vivo in area avversaria in più di un’occasione. Olivera 5,5 – Come Di Lorenzo, non riesce a essere determinante sulla sua corsia di competenza, quella mancina. Anguissa 6,5 – Lottatore generoso e dalle mille risorse, tra i pochi a strappare applausi dal pubblico. Lobotka 5,5 – Poca ispirazione nei piedi del regista slovacco, che anzi incappa in qualche errore pericoloso. Politano 6 – Suoi gli unici lampi offensivi nel primo tempo, anche nella ripresa si batte con impegno. Raspadori 5 – Impiegato sulla tre quarti non è né carne, né pesce: lega male il gioco e non punge in area. Elmas 5,5 – Si muove con discreto zelo, agendo però troppo lontano dall’area di rigore: esce per esigenze tattiche. Simeone 5,5 – Molto generoso ma altrettanto impreciso: segna ma è in netto offside, poi lascia spazio a Kvara. Kvaratskhelia 5,5 – Entra in campo con gran voglia ma pasticcia più che inventare, trovando peraltro un Berisha insuperabile davanti. Zielinski 5 – Errori di ogni sorta, non dà la scossa che sarebbe servita. Lindstrom 6 – Unico tra i nuovi entrati a dare qualcosa in più alla squadra. Cajuste 5,5 – Prende il posto di Anguissa e il centrocampo del Napoli va in difficoltà. Rui SV – Entra, si fa male e il Napoli becca gol dove avrebbe dovuto esserci lui. All. Garcia 4 – Prova a giocare il “suo” calcio e non gli va bene. Torna all’antico ed è peggio di prima. Forse De Laurentiis dovrebbe prendere atto che è il momento di cambiare.Top e flop Empoli
Il top
Berisha – Tiene a galla l’Empoli con una serie di prodezze strepitose e poi arriva addirittura il jolly di Kovalenko.Il flop
Bereszynski – Primo campione d’Italia in carica sulla strada del Napoli: pure lui sembra paurosamente imbrocchito rispetto allo scorso anno.Napoli-Empoli, il tabellino
Napoli-Empoli 0-1
Napoli (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Ostigard, Olivera (39′ st Rui); Anguissa (27′ st Cajuste), Lobotka; Politano (27′ st Lindstrom), Raspadori, Elmas (9′ st Kvaratskhelia); Simeone (9′ st Zielinski). All. Garcia Empoli (4-3-2-1): Berisha; Bereszynski (18′ st Ebuehi), Ismajli, Luperto, Cacace; Fazzini (26′ st Kovalenko), Ranocchia (35′ st Grassi), Maleh; Cancellieri (35′ st Maldini), Cambiaghi (18′ st Gyasi); Caputo. All. Andreazzoli Arbitro: Prontera di BolognaRete: 46′ st Koevalenko
Note: ammoniti Cancellieri, Cajuste. Angoli 7-3. Recupero: 1′ pt, 5′ st. Spettatori 45mila circa.