Due punti in tre partite. Questo il misero bottino del nuovo Milan targato Paulo Fonseca, che ha lasciato tanti dubbi e perplessità negli occhi dei tifosi. Anche le ultime due scelte, con l’esclusione di Leao e Theo Hernandez, rischiano di creare delle crepe all’interno dello spogliatoio sebbene il tecnico si sia affrettato a smentire ogni possibile tensione. Mentre c’è chi pensa già a un ribaltone, arriva la sosta nella quale si dovrà provare a far tornare il sereno attorno al Diavolo.

La confessione di Fonseca sulla squadra I casi Leao e Theo nelle parole dei protagonisti Fonseca già scaricato dai tifosi

La confessione di Fonseca sulla squadra

Le dichiarazioni a fine gara di Paulo Fonseca hanno fatto discutere forse anche più delle sue scelte iniziali. Il tecnico portoghese ha sostanzialmente confessato come la squadra nella ripresa abbia deliberatamente scelto di giocare un tipo di partita diverso da quello concordato: “Capisco che sia un momento che non è positivo, magari nella loro testa i giocatori vogliono cercare di non prendere queste partite ma alla fine dobbiamo gestire la partita con la palla. Nel secondo tempo non abbiamo voluto giocare. Non è una mancanza di volontà bensì di intenzione di volersela giocare alla pari, scegliendo un altro tipo di partita“.

I casi Leao e Theo nelle parole dei protagonisti

Decidere di giocare una partita contro la Lazio senza Leao e Theo Hernandez è stata un’indubbia mossa di coraggio da parte di Fonseca. Che al termine della sfida ha provato poi a smorzare i toni: “Sono gli altri che vogliono creare un caso laddove non c’è. In quel momento io ero concentrato e non ho visto che non erano con gli altri, ma penso che Theo abbia spiegato perché. Non creiamo problemi perché non ce ne sono: la risposta dei giocatori è stata bella e non scappo con le scuse e in questo momento non c’è problema“.

A far discutere è stato un episodio in particolare, relativo al cooling break. Mentre tutti i giocatori erano riuniti per dissetarsi, scambiarsi consigli o semplicemente confrontarsi i due esclusi erano in disparte dall’altra parte del campo. Se per qualcuno era il chiaro indizio sulla volontà di dissociarsi dal resto del gruppo, sono arrivate poi le parole di Theo a spegnere l’incendio: “Non è nulla contro l’allenatore e la squadra. Eravamo entrati da due minuti, non avevamo bisogno del cooling break. La gente parla dice cose non vere. Io e Rafa siamo con la squadra. Quello è l’importante“.

Fonseca già scaricato dai tifosi

I tifosi sono preoccupati, sentimento che serpeggia con evidenza sui social e sui forum dei tifosi rossoneri. C’è chi si interroga sulla comunicazione di Fonseca (“Parla davvero male, come faranno a capirlo i giocatori” è un leitmotiv sui vari punti di ritrovo dei supporter del Diavolo), e chi invece punta a prendere la palla al balzo per un cambio immediato. “Dice che non ci sono problemi, figurati quando ci saranno” scrive un utente. “Non potevamo fare scelta peggiore. La frittata ormai è fatta” sentenzia un altro. I casi Theo e Leao sono aggravanti: “Dopo una sconfitta devono andare sempre in campo i migliori. Lo insegna Ancelotti” spiega un tifoso assai adirato.