Quando l’indiscrezione sul presunto contatto propedeutico al ritorno a Torino, effettuando un cammino inverso improponibile per Paulo Dybala, ha acquisito una sostanza plastica l’effetto moltiplicatore sui social ha manifestato quell’affezione profonda di una tifoseria che mai ha accantonato il campione argentino. E l’uomo che a Torino aveva conquistato con generosità e slancio sudamericano la generazione sabauda di riferimento.

Disegnare le modalità che agevolassero la pratica, i dettagli di un possibile accordo sarebbe quanto di più gradevole per la qualità e la dedizione dimostrate da Paulo ma l’ingaggio e i limiti reali correggono anche la più ardita trattativa ipotizzabile, in questa fase. Sarà la volontà del giocatore e il mercato a decidere, è ovvio. I presupposti, però, rimangono da analizzare.

Dybala e il ritorno alla Juventus L’esplosione dell’indiscrezione Il rinnovo automatico con la Roma Ingaggio nodo cruciale

Dybala e il ritorno alla Juventus

Paulo Dybala è stato protagonista di otto stagioni alla Juventus, che lo prelevò dal Palermo dove aveva già dimostrato ampiamente le sue qualità tecniche, una visione senza paragoni nel medesimo ruolo e una certa flessibilità tant’ che nell’ultima parte della stagione che lo vide indossare la maglia bianconera giocò al fianco di Dusan Vlahovic quando alcuni sostenevano la tesi del partito dell’incompatibilità. Erano anni e questioni assai diverse da quelle attuali.

Allora, dopo un confronto continuo e persistente la società decise di non accogliere le richieste dell’entourage di Dybala e tagliare il suo ingaggio, contrariamente a quello che pareva ovvio qualche mese prima: le lacrime di Paulo all’ultima partita, i compagni tra cui Bonucci e Chiellini che lo alzarono, il saluto del pubblico, l’immagine potente del giocatore accanto a Vlahovic sull’erba dello stadio e i fischi per Agnelli, allora presidente.

Dybala all’ultima partita con la maglia della Juventus

L’esplosione dell’indiscrezione

L’argentino è poi approdato a Roma, dove ha confermato il suo ruolo e il suo valore pur interrotto da diversi problemi fisici fino all’intervento chirurgico e la relativa riabilitazione. Perché dunque dopo le reciproche attestazioni di stima, parlare del suo rientro ala Juventus? Secondo quanto riportato dal giornalista Luca Momblano su Juventibus, l’attaccante argentino, attualmente in forza alla Roma, avrebbe ricevuto una chiamata esplorativa dalla società torinese per un possibile ritorno a Torino. Una società nuova, ricordiamo, pur tenuta assieme dalla medesima Exor e, dunque, da John Elkann.

Il rinnovo automatico con la Roma

Dybala è entrato nell’ultimo anno di contratto con la Roma, in cui è inserita una clausola rescissoria da 12 milioni di euro valida solo per il mese di luglio, a seguito anche del rinnovo automatico ufficializzato a gennaio dal direttore sportivo uscente Florent Ghisolfi che aveva fatto sapere come il prolungamento automatico dell’accordo con la Joya si sia materializzato. Che cosa ha comportato?

Il rinnovo automatico di Dybala ha portato la scadenza del contratto al 30 giugno 2026: quello attuale, prima che scattasse il prolungamento, si sarebbe esaurito il 30 giugno prossimo, lo step utile a trasformare in realtà il rinnovo automatico prevedeva che nel 2024/2025 prevedeva l’attaccante argentino collezionasse il 50% di presenze stagionali da almeno 45 minuti. Obiettivo centrato prima dell’ultimo, importante stop.

Ingaggio nodo cruciale

Passiamo al capitolo ingaggio (che frena la Juventus) de La Joya, col nuovo accordo entrato in essere Dybala percepisce un ingaggio stagionale salito da 6 ad 8 milioni di euro (potenzialmente spalmabile) che lo fa diventare il terzo calciatore più pagato della Serie A alle spalle dell’ex compagno della Juventus Dusan Vlahovic, in uscita da quel che pare dalle prime mosse di Comolli, e Lautaro Martinez, che guadagnano rispettivamente 10,5 e 9 milioni di euro annui.

Su quest’ultimo punto si gioca la partita del rientro, per Paulo. Il suo ingaggio potrebbe pregiudicare qualunque eventuale slancio, al netto del trasporto della tifoseria bianconera, da parte dei vertici sportivi compreso lo stesso Giorgio Chiellini, che ricopre oggi un nuovo ruolo in questo club, e che a fine stagione fu tra i compagni che lo abbracciarono e dimostrarono nei suoi riguardi la stima sportiva. La via percorribile è una netta riduzione o l’opzione di spalmare su più anni una cifra inferiore e, a priori, la volontà estrema di indossare di nuovo quella maglia in accordo con la moglie, l’artista Oriana Sabatini.

Vlahovic o non Vlahovic, Comolli accetterebbe di inserire in squadra un giocatore con un simile stipendio quando poi per Dusan si preme per la cessione e la stessa ragione?