La celebrazione del Napoli e dello Scudetto appartiene al passato, recente ma ormai con una connotazione specifica in vista dell’imminente finale di Champions League contro il PSG.

La situazione, per l’Inter e il suo allenatore Simone Inzaghi, potrebbe essere davvero cambiata: oggi ad Appiano ci sarà il media day della Uefa (e venerdì a Monaco) che seguiremo e il tecnico risponderà alle domande sulla finalissima. Dovrà concentrare il focus su ciò che rimane e non sulle ultime indiscrezioni che arrivano dall’Arabia e che vertono sul suo futuro.

Il futuro di Simone Inzaghi, rumors sull’Al Hilal Il ruolo del figlio Tommaso, procuratore Cifre e trasferimento dall’Inter Alternative Inter, prima scelta Allegri e la carta segreta di Marotta

Il futuro di Simone Inzaghi, rumors sull’Al Hilal

Di rumors ne incominciano a circolare, considerato l’imminente Mondiale per club. Secondo SSC, una delle maggiori emittenti sportive saudite, ha anticipato che dopo la finale di Monaco, Simone Inzaghi diventerà l’allenatore della squadra della capitale saudita (che per ora ha un traghettatore locale) già il 18 giugno all’Hard Rock Stadium di Miami contro il Real Madrid, nella prima giornata del Mondiale per club.

E il noto Al Hilal (già sedotto da nomi legati al nostro campionato) fa capo al fondo sovrano Pif, vale a dire Public Investment Fund, il fondo sovrano dell’Arabia con una potenza di fuoco enorme complicata e difficile da valutare ma del quale conosciamo il valore.

Il ruolo del figlio Tommaso, procuratore

Ciò detto, come e perché Tommaso Inzaghi avrebbe un ruolo scomodo in questo frangente ovvero in questa trattativa? Il primogenito dell’allenatore, figlio anche della conduttrice e imprenditrice Alessia Marcuzzi, ha ormai un percorso nell’ambito professionale consolidato da una formazione universitaria in marketing, che lo ha portato a Londra dove ha concluso i suoi studi dopo aver effettuato un periodo di scambio durante il liceo. Finito il suo percorso ha intrapreso diverse esperienze formative, per poi diventare procuratore FIFA e fare il suo ingresso nella scuderia di Federico Pastorello, storico e noto agente che ha contribuito – e non poco – a istituzionalizzare questa professione. Non a caso titolare dell’agenzia P&P Sport Management.

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Tommaso si è laureato in business dei media all’università di Westminster, per poi accelerare nel mondo del lavoro avvicinandosi al mondo degli agenti sportivi. Non ha mai amato apparire, essere in primo piano come accaduto ai suoi genitori. Si è ritagliato uno spazio tutto suo, pur nutrendo una indubbia passione per il pallone, come padre e zio, il celebre Filippo Inzaghi.

Con l’agenzia di Pastorello ha collaborato inizialmente come scout, ma ora lo farà da procuratore vero e proprio e in questa vicenda, pare, da mediatore. Finora si è diviso tra la capitale britannica, Roma e Milano e nel curriculum ha anche la co-fondazione dell’agenzia di eventi e intrattenimento Gipsy Tales, attenta al marketing e alle strategie social.

Cifre e trasferimento dall’Inter

Le cifre che si sussurrano per Inzaghi padre sono portentose: l’operazione per il diretto interessato vale 50 milioni a stagione per tre anni. Per quanto conti la gloria, pochi sono i club europei in grado di sostenere simili ingaggi. Dalla sua nessuna parola, com’è ovvio e per quel che riguarda la famiglia, che ha trasferito da Roma a Milano non vi sarebbero per ora conferme che sostengano anche su quel versante il nuovo capitolo.

La moglie Gaia Lucariello, dalla quale ha avuto due bambini ancora piccoli, non si è espressa pubblicamente ma non avrebbe difficoltà a svolgere i suoi interessi professionali dall’estero.

Alternative Inter, prima scelta Allegri e la carta segreta di Marotta

Ma l’Inter? Di certo, qualora questa ipotesi prendesse corpo e sostanza, non si lascerà trovare impreparata e Giuseppe Marotta, presidente assai concreto e presente, non si troverebbe sprovvisto di un leader in panchina. Le idee sono Max Allegri, su cui il Napoli di De Laurentiis è in pole qualora Conte decida di optare (si vocifera) per la Juventus.

Ogni decisione, però, spetta in ultima analisi a Oaktree, a partire da Cesc Fabregas reduce da un’ottima stagione col Como che per ragioni di ruolo (è parte attiva) forse con difficoltà potrebbe lasciare il lago. Marotta avrà altre alternative in serbo in questa eventualità. E su questo non vi è alcun dubbio.