L’esordio amaro, la parentesi Udinese e la vittoria del Mondiale
Fisicità, tecnica, velocità e ottima visione di gioco. Sono queste le caratteristiche cha si adattano perfettamente al centrocampo di Massimiliano Allegri e che si possono ritrovare tutte in Rodrigo De Paul. L’argentino, nel corso della sua carriera, ha dimostrato di essere all’altezza di svariati palcoscenici, in particolare quello della Serie A, dove la sua esperienza con l’Udinese si è trasformata in una maturazione evidente dal punto di vista del rendimento. Tuttavia, prima della bella parentesi con i bianconeri, gli inizi di De Paul in Europa non sono stati affatto facili. Quando è arrivato al Valencia nel 2014, il suo tanto atteso debutto si è trasformato in vero incubo: il classe ’94, infatti, è stato espulso dopo appena un minuto dal suo ingresso in campo a causa di una gomitata, compromettendo così il suo adattamento. È stato successivamente mandato in prestito alla sua ex squadra, il Racing Avellaneda, prima di approdare all’Udinese, dove ha vissuto un notevole salto di qualità, tanto da meritare la fascia da capitano. Dopo cinque stagioni con i friulani, De Paul ha deciso di esplorare nuove opportunità e non ha potuto resistere al forte interesse dell’Atletico Madrid. Approdato nuovamente in Spagna, nelle sue prime due stagioni è diventato una figura chiave nel centrocampo di Simeone. Una continuità che, inspiegabilmente, non ha più trovato dopo la vittoria del Mondiale con la sua Argentina. Proprio con la maglia Albiceleste, il classe ’94 ha mostrato la versione migliore di sè, emergendo come uno dei protagonisti del torneo iridato, confermandosi una garanzia per il ct Scaloni. Proprio il poco spazio con l’Atletico Madrid, potrebbe trascinare De Paul a ritornare in Serie A, nuovamente in bianconero, ma questa volta con la maglia della Vecchia Signora.Le caratteristiche dell’argentino
Rodrigo De Paul nasce come mezzala, ma la sua versatilità lo ha reso adatto anche come trequartista o esterno d’attacco. Durante il suo periodo all’Udinese, ha trovato maggior successo giocando da centrale: in 79 gare ha segnato 17 gol e fornito 19 assist. Le sue doti principali includono un’ottima capacità di controllo palla, accompagnata dalla visione di gioco. Queste abilità non solo lo rendono utile in fase di costruzione, ma anche in quella difensiva, grazie alla sua fisicità.Il “Pollo” e i suoi idoli: le curiosità
Le caratteristiche di Rodrigo De Paul come giocatore sono ben note, ma la sua vita privata rivela un ulteriore lato affascinante. Conosciuto come “Il Pollo” dai tifosi del Racing Avellaneda per la sua predisposizione a giocare sempre a testa alta, ha sempre dichiarato la sua ispirazione a Riquelme, oltre ai campioni del calibro di Zidane, Ronaldinho e Messi, quest’ultimo compagno in Nazionale.
Fin dai suoi primi passi nel mondo del calcio, il nonno Osvaldo è stato il suo più grande sostenitore, purtroppo ora non più presente. De Paul, visibilmente appassionato di tatuaggi, ne ha dedicato uno al suo più grande fan, con la scritta “Para siempre nel mi corazon”.
Il classe ’94, oltre alla passione per il calcio, coltiva interessi anche per gli animali e il fitness. Sui suoi profili social, l’argentino non esita a condividere foto dei suoi allenamenti. Parlando della sua vita familiare, De Paul è padre di due figli, Francesca e Bautista, avuti dall’ex compagna Camila Homs. A partire dallo scorso anno, è emersa la sua relazione con la nuova fiamma Tini Stoessel, l’ex “Violetta” della tv. Ora il suo futuro potrebbe essere in bianconero.