Stelle e strisce all’orizzonte della F1 che si appresta a riaccendere i motori calando un poker di tappe americane che inizia ad Austin prosegue tra Messico e Brasile per concludersi sotto le luci di Las Vegas. Nessuna stella quest’anno, solo stalle per la Ferrari ripiombata in una crisi eterna solo attenuata da qualche sparuto podio di Leclerc.

La SF-25 non va e dietro le difficoltà della monoposto ci sarebbero anche i controlli estenuanti da parte della FIA per una macchina al limite, forse troppo, senza tornaconto. E per non farsi mancare niente, secondo gli ultimi rumors, non sarebbero poi rientrati i rapporti tesi a Maranello tra Frederic Vasseur e l’ingegnere Matteo Togninalli dopo il presunto diverbio di Singapore.

Ferrari, la tempesta perfetta La FIA addosso alla Ferrari Sette giorni di fuoco Maranello, la resa dei conti

Ferrari, la tempesta perfetta

Se fosse una pergamena sarebbe lunga diversi metri. Elencare tutti i problemi della Ferrari nel 2025 richiede tempo e anche memoria perchè tanti e troppi gli intoppi di una stagione partita tra mille proclami e che si è rivelata più che deludente. E così sarà fino a fine stagione considerando che lo sviluppo della SF-25 è stato fermato per concentrarsi sulla monoposto 2026.

“Sviluppo” poi è una parola grossa considerando che sia aver cambiato la sospensione e il fondo non hanno migliorato la resa della macchina in pista. Anzi, peggiorata se si considera la quantità esigua dei punti raccolti dalla Ferrari dal ritorno dopo la pausa estiva.

La FIA addosso alla Ferrari

Come se non fossero abbastanza i problemi di una macchina poco veloce, in tutte le condizioni, secondo quanto riportato dal Corriere della Sera la Ferrari avrebbe il fiato sul collo dei controlli particolarmente severi da parte della FIA. Negli ultimi Gran Premi, infatti, la rossa sarebbe stata particolarmente attenzionata e oggetto di continue verifiche e ispezioni tecniche da parte dei commissari.

Non solo quindi la doppia squalifica in Cina. Anzi, forse da lì è partita questa attenzione particolare da parte dei tecnici della federazione nei confronti del monoposto del Cavallino Rampante che sarebbero state ripetutamente controllate lungamente in Giappone, Canada, Ungheria e Barcellona. Probabilmente è anche per questo motivo che la Ferrari ha scelto una strategia ultra conservativa in tutte le aree, dall’altezza da terra alle strategie per evitare qualsiasi rischio di infrazione. Con conseguente però perdita di prestazione come ad esempio si spiega il gap incredibile tra le performance di Hamilton e Leclerc tra libere, Q1, Q2 e il Q3.

Sette giorni di fuoco

Il culmine della crisi Ferrari si è verificato nel trittico Monza-Baku-Singapore. Sulla carta dovevano essere gare amiche di Maranello ed invece si sono rivelate delle piccole grandi Waterloo. Con ripercussioni anche oltre la pista e la classifica costruttori che ha visto la Mercedes prendersi il 2° posto con allungo dopo il successo di Russell a Marina Bay.

Nell’ordine ci sono state le lamentele di Leclerc in radio e non solo, pare, non molto gradite da tecnici e ingegneri nel box e a Maranello; l’intervista rilasciata dall’agente Nicolas Todt proprio a margine della gara di Marina Bay e quelle dello stesso Charles al New York Times che hanno alimentato l’ipotesi di un Leclerc via dalla Ferrari dal 2027.

Maranello, la resa dei conti

Tra le pieghe di una crisi senza fine ci sono anche rapporti non facili all’interno del team. Sempre stando ai rumors e al Corriere della Sera, non sarebbero rientrate le frizioni tra Frederic Vasseur e e Matteo Togninalli, coordinatore delle attività in pista. I due avrebbero avuto già un confronto acceso dopo il Gran Premio di Singapore.

Frizioni che non sarebbero rientrate ed ora l’ingegnere valtellinese rischia di finire ai margini di Maranello in quell’opera di repulisti che il team principal francese sta mettendo in atto da un po’ di tempo a questa parte e in cui si sta giocando molto viste le voci su Horner e il rinnovato impegno a voler tornare a vincere ribadito in prima linea dal presidente John Elkann.