La vittoria della Ferrari alla 93esima edizione della 24 Ore di Le Mans ha il sapore della storia. A sottolinearlo ci ha pensato il presidente John Elkann, che ha esaltato il trionfo della 499P numero 83, trascinata da un grande Robert Kubica, nella leggendaria corsa endurance francese. Successo che ha oscurato completamente il Gran Premio del Canada in cui le monoposto di Leclerc ed Hamilton si sono piazzate al quinto e sesto posto in una gara anonima, condizionata anche da una strategia che ha lasciato molti dubbi.

Elkann elogia Le Mans e il lavoro di Coletta L’altro volto della Ferrari Polveriera Ferrari: Vasseur sulla graticola, Coletta in pole

Elkann elogia Le Mans e il lavoro di Coletta

“Le Mans è un momento speciale per chi ama l’automobilismo, e ciò che è stato fatto ha dell’eroico”, ha dichiarato Elkann al termine della gara, evidenziando il valore di una vittoria, la terza consecutiva, che va oltre il risultato sportivo. Un successo costruito nel tempo, frutto di coesione e dedizione. “Oggi è una grande vittoria della Ferrari, di tutti quelli che vi lavorano, di tutte le sue anime”, ha aggiunto il presidente del Cavallino Rampante.

Negli ultimi tre anni, la Scuderia ha portato in pista tre auto diverse e affidato il volante a nove piloti, dimostrando cosa significhi davvero fare squadra. La Ferrari ha vinto lavorando insieme, dimostrando come l’unione porti a risultati straordinari”, ha rimarcato. Infine, il ringraziamento a tutta l’organizzazione: “Ringrazio tutti in Ferrari: vincere tre volte di seguito Le Mans è un traguardo storico che ci rende orgogliosi e onora il nostro fondatore Enzo Ferrari”.

L’altro volto della Ferrari

Se in Francia il rosso ha dominato, non si può dire lo stesso del Canada. Nel Gran Premio di Montreal, le due Ferrari non sono mai state in lotta per il podio nonostante la McLaren non fosse allo stesso livello delle gare precedenti. Ma a far indispettire molti tifosi è stata la strategia scelta dal muretto per Leclerc. Il monegasco aveva allungato il primo stint per fare qualcosa di diverso e invece gli hanno montato gomme dure, costringendolo obbligatoriamente a un’altra sosta e a perdere tempo inutile. Un po’ di confusione generale, sintetizzata anche dai team radio tra il pilota e la squadra.

Polveriera Ferrari: Vasseur sulla graticola, Coletta in pole

La terza vittoria di fila a Le Mans è un traguardo figlio dell’ottimo lavoro di Antonello Coletta, al momento estraneo al mondo della F1, ma che potrebbe rientrare nei pensieri di Elkann per cercare di rilanciare il comparto della F1 che al momento con Vasseur al comando sta inciampando continuamente.

Quando le cose vanno male si sa, lo insegna il calcio, il primo a essere messo in discussione è sempre l’allenatore. In F1 il coach non c’è ma c’è il team principal. E l’inizio di stagione altamente al di sotto delle attese da parte della Ferrari ha messo in dubbio Frederic Vasseur. Il manager francese doveva rivoluzionare Maranello. Lo ha fatto ma ancora con scarsi risultati. Il suo repulisti è stato importante, in tanti sono andati via, altrettanti ne sono arrivati ma il problema della rossa sembra essere sempre lì.

Antonello Coletta responsabile progetto Endurance Ferrari