Ci crede Helmut Marko, ci crede Laurent Mekies ma ci crede soprattutto Max Verstappen. In poco più di un mese è successo quello che nessuno avrebbe mai pensato. Con la doppia vittoria di Austin l’olandese ha recuperato una fraccata di punti sulle McLaren ed ora a -40 lunghezze da Piastri e 26 da Norris a 5 gare dalla fine è nuovamente e meritatamente in corsa per il Mondiale. Merito di SuperMax ma non solo.

E anche di qualche piccola manovra poco sportiva che i meccanici Red Bull hanno compiuto ad Austin nei confronti della scuderia di Woking, tanto per innervosire gli uomini papaya. Prontamente sanzionata dalla FIA così come lo speronamento di Sainz nei confronti di Antonelli. Così come le parole di Helmut Marko che ringrazia Leclerc per aver “rallentato” Norris.

Da -104 a -40: nemmeno Verstappen ci credeva Verstappen ci crede e Marko ringrazia Leclerc Red Bull irretisce McLaren, c’è la sanzione

Da -104 a -40: nemmeno Verstappen ci credeva

Ora la McLaren trema per davvero. Max Verstappen mette il fiato sul collo di Piastri e Norris dopo l’ein plein nel Gran Premio degli Stati Uniti, Sprint compresa che gli ha fruttato 33 punti. L’olandese da 104 punti prima dell’estate, ora è a 40 punti dal leader della classifica piloti, Oscar Piastri anonimo ad Austin, solo 5°. Più vicino anche Lando Norris che se da una parte è a -14 dall’australiano si ritrova con soli 26 lunghezze di margine sull’olandese indemoniato come non mai nelle ultime settimane.

Dopo la gara di Austin, vinta così come la Sprint, nel corso delle varie interviste, un giornalista ha chiesto a Max: “A Zandvoort eri indietro di 104 punti. Quattro gare dopo, sei a 40 lunghezze dal leader del Mondiale. Se qualcuno in Olanda ti avesse detto che ad Austin saresti stato in lotta per il campionato, ci avresti creduto?”. La risposta di Verstappen è stata abbastanza eloquente: “No. Gli avrei detto che era un idiota!”.

Verstappen ci crede e Marko ringrazia Leclerc

“Vincere il quinto Mondiale? Sì, certo, la possibilità c’è! Dobbiamo solo cercare di dare il massimo in questi ultimi weekend fino alla fine. Faremo tutto il possibile. Sono pronto per mantenere l’emozione alta fino alla fine”. Il primo adesso a crederci per davvero è Max Verstappen vero e proprio trascinatore della Red Bull tornata su buoni livelli anche grazie alla cura di Laurent Mekies che dal suo arrivo al posto di Horner ha ridato tranquillità all’ambiente migliorando anche il rendimento di Tsunoda tornato a punti nelle ultime gare.

A tirare la volata a SuperMax il suo mentore Helmut Marko: “Da quando ha vinto al Nurburgring con la GT3 è esploso: ci ha abituato a queste prestazioni eccellenti e oggi si è ripetuto ancora una volta”. Il team principal ombra di Milton Keys ha trovato anche parole al miele per Charles Leclerc che superando Norris in partenza e poi lottando e tenendo dietro l’inglese (così come ha fatto con Hamilton) ha evitato che Lando potesse impensierire Verstappen. Per questo Marko ha detto simpaticamente:

“Dovremo regalare a Leclerc delle casse di Red Bull”.

Red Bull irretisce McLaren, c’è la sanzione

Si sa nello sport e anche in F1 oltre quella sportiva c’è anche la guerra psicologica. In trend positivo la Red Bull le sta provando tutte per innervosire la McLaren. Ad Austin è successo un episodio particolare. Norris aveva fatto posizionare una striscia adesiva sulla griglia di partenza, vicino la sua piazzola come punto di riferimento. Un meccanico della Red Bull. poco prima del via al giro di formazione è tornato in pista e avrebbe tolto la striscia.

L’episodio è stato segnalato prontamente dalla stessa McLaren alla direzione corsa. La Red Bull è stata così investigata e poi multata di 50mila euro (con condizionale su 25.000 euro). per mancato rispetto dell’articolo 12.2.1.i del Codice Sportivo Internazionale FIA che vieta ai meccanici di rientrare in pista quando è cominciata la procedura di partenza.