.Il Gran Premio d’Olanda si apre con un piccolo giallo. La prima sessione di prove libere ad Assen ha visto una coda legata alla cancellazione del miglior tempo firmato da Fabio Di Giannantonio con la Ducati del team VR46. Track limit fatale per il Diggia che aveva fatto un tempone negli ultimi minuti. Il primato così è passato nelle mani di Francesco Bagnaia che ha preceduto Marc Marquez e Raul Fernandez.

MotoGP Assen: Diggia track limit indigesto, Bagnaia subito forte MotoGP, Tardozzi fa chiarezza su Marquez, Bagnaia… e Valentino Rossi MotoGP Assen, i tempi delle fp1

MotoGP Assen: Diggia track limit indigesto, Bagnaia subito forte

Questione di centimetri. Quelli che sono costati a Fabio Di Giannantonio la soddisfazione di firmare il miglior tempo della prima sessione di prove libere del Gp di Assen. Il pilota del Team VR46 in cerca di conferme (Alessio Salucci ha detto: “Forse per me lo riconfermerei all’istante”) si è visto quindi cancellare il crono. Primato dunque per Pecco Bagnaia in 1:32.401 davanti a Marc Marquez e Raul Fernandez. Solo 10° il leader del Mondiale Martin. Completano la top-10 le due Aprilia di Vinales ed Espargarò, Di Giannantonio retrocesso 6°, Alex Marquez, Brad Binder.

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MotoGP, Tardozzi fa chiarezza su Marquez, Bagnaia… e Valentino Rossi

Anche con le moto in pista non si riesce proprio ad evitare l’argomento della rivoluzione del mercato piloti sulla griglia della MotoGP 2025. Nel corso della prima sessione di prove libere del Gran Premio d’Olanda, il team manager Ducati Davide Tardozzi ha parlato a della scelta di Borgo Panigale per il pilota da affiancare a Bagnaia dal 2025, con la promozione di Marc Marquez dal team Gresini che ovviamente ha sollevato un polverone e creato un effetto domini su tutti gli altri piloti a cominciare da Jorge Martin, sedotto e abbandonato, andato in Aprilia.

“Ci tenevo a precisare che quando ho parlato di un Marquez che arriva in punta di piedi nell’orticello di Bagnaia, volevo intendere che, avendo parlato con Marc, lui sa benissimo che arriva in un team con un bicampione del mondo e che dovrà anche sapersi calare in questa realtà, tutto qui, non volevo sminuire nessuno, soprattutto Marquez”

Tardozzi ha poi voluto precisare anche un’altra sua dichiarazione in cui gli si chiedeva un paragone tra l’ingaggio di Ducati di Marquez oggi e quello di Valentino Rossi che non andò benissimo con la moto di Borgo Panigale: “La Ducati di allora non è competitiva come quella di oggi. Valentino arrivava su una moto che sì aveva vinto con Stoner ma non era così dominante come lo è in questo momento da un paio di anni a questa parte. Anche qui si è voluto interpretare male le mie parole”.

MotoGP Assen, i tempi delle fp1

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