Primo incontrastato in pista e nel Mondiale piloti. Per di più su una moto italiana. Strano il destino di Marc Marquez al Mugello per il Gran Premio d’Italia. Lo spagnolo con la Ducati è entrato in un box di italiani ed è amatissimo: se lo aveste anche solo pensato 10 anni fa, sarebbe stato un sacrilegio. Eppure la faida con Valentino Rossi è ancora aperta. Mentre è grande l’ammirazione per Sinner e ovviamente il connazionale Alcaraz. Sul nono titolo invece piedi per terra: “Mio fratello Alex e Bagnaia sono ancora lì e il campionato è lungo.

Marquez, niente pace con Rossi

Quanto successo nel 2015 tra Marc Marquez e Valentino Rossi è ancora negli occhi di tutti, ma oggi con la Ducati Marquez sta riscattando la sua figura agli occhi degli italiani: “Sapevo di arrivare in un ambiente vincente, mi sono adattato”, afferma in un’intervista alla Repubblica. “Poco alla volta ho cominciato a introdurre piccole cose, ho dato delle opinioni senza mai impormi: perché alla fine tu sei il pilota, e devi solo aprire il gas”. E sul rapporto coi tifosi italiani: “Non posso negare che dal 2015 ci sono stati dei momenti di tensione, ma continua a migliorare. Alla fine, il mio compito è quello di andare forte”.

Marquez, niente pace con Rossi Marquez: “Sinner-Alcaraz come Federer e Nadal” Marquez su Bagnaia: “Sta tornando, ho grande rispetto per lui” “Alex mi suggerì il team Gresini, ora forse si è pentito”

Marquez: “Sinner-Alcaraz come Federer e Nadal”

Inevitabile la domanda su Valentino Rossi, ma Marquez taglia corto, come a voler rimuovere quella pagina della storia recente della Moto Gp: “Non ci siamo mai più risentiti”. Oggi trovare una rivalità del genere nel Motomondiale è quasi utopia, mentre negli altri sport stanno nascendo dualismi destinati a entrare nella leggenda. Come sta accadendo nel tennis tra Sinner e Alcaraz.

La splendida finale del Roland Garros è stata solo un assaggio. Marquez racconta: “Davanti alla tv dell’hospitality Ducati, finito il gp di Aragona: gli italiani con Jannik, io con Carlitos. Partite così fanno crescere entrambi i protagonisti in maniera incredibile: ti consegnano alla leggenda, come Federer e Nadal. Ancora non so come quei due abbiano potuto restare concentrati e reattivi per 5 ore mezzo. Dal punto di vista tecnico non posso dare opinioni, mi sono goduto lo spettacolo e basta”.

Marquez su Bagnaia: “Sta tornando, ho grande rispetto per lui”

Ma d’altronde sono pur sempre atleti, come lui: “Di Alcaraz mi ha impressionato la garra, la grinta. Di Sinner mi piace la lucidità mentale che mostra, ma mi domando se dentro di sé sarà altrettanto freddo”. Comunque, il pilota spagnolo non crede che non ci siano rivalità oggi nel Motomondiale: Qualcosa di simile c’è, tra me e Alex. Lottiamo per il titolo e questo ci migliora, in classifica è secondo a 32 punti”. E non dimentica il compagno di team Bagnaia: “Sta tornando, in Aragona c’era quasi, qui al Mugello e in Olanda andrà molto forte. Ho un grande rispetto per lui”.

“Alex mi suggerì il team Gresini, ora forse si è pentito”

Non solo rivalità con il fratello Alex: “Dopo il 2020, lui mi è sempre stato molto vicino: mi ha fatto uscire da dove ero finito, rischiavo di staccarmi delle moto”. Il bruttissimo infortunio, le continue operazioni e il recupero lunghissimo, poi la possibilità con il team Gresini: “È stato lui a dirmi che avevo bisogno di cambiare, a suggerirmi il team Gresini. Adesso forse si è pentito [ride, ndr]”.

Dopo il periodo nero, Marquez è tornato a essere quel pilota fantastico che aveva dominato l’era post Rossi: “Un pilota deve essere ambizioso, vivere nel presente pensando al futuro”. Quest’anno ha un’occasione d’oro per tornare al titolo e dimenticare definitivamente tutto quello che è successo: “I numeri non mi hanno mai ossessionato, l’obiettivo è solo il titolo. Dopo tutto quello che ho passato, la mia più grande sfida era superare il momento nero. E ora che ce l’ho fatta, voglio godere più a lungo possibile”.