Equilibrio e fiuto da segugio: Berrettini implacabile
Hugo Gaston rappresentava un ostacolo insidioso, ma forse non il più temibile lungo la via che conduceva all’ennesima settimana perfetta. Il francese ha provato a mettersi di traverso, ma ha dovuto fare i conti con la solidità al servizio di Berrettini, oltre che soprattutto alla capacità del romano di volgere a proprio favore anche le situazioni più complicate. Un match che ha vissuto su tanti servizi potenti: 8 ace per l’italiano che con la prima di servizio ottiene oltre l’80% dei punti, rendendo praticamente impossibile qualsiasi velleità di risposta del rivale. Che tiene bene il campo nella parte iniziale del match, soprattutto rendendo brevi i propri turni di servizio. Il primo vero spartiacque del match è nell’ottavo gioco, quando Berrettini deve salvare la prima palla break e s’inventa un colpo da paura per rintuzzare l’assalto del francese (un dritto in recupero che si trasforma in un passante incrociato mozzafiato). Che forse si porta dietro l’occasione mancata nel proseguo del set, dove spreca l’opportunità di garantirsi il tiebreak facendosi recuperare nell’11esimo gioco da 40-0 fino a consegnare a Matteo la palla break che spezza l’equilibrio. Nel game successivo il braccio non trema al romano: quattro punti di fila e 7-5 finale, giusto per mantenere la media.Matteo a briglie sciolte: Gaston non può nulla
Perché Berrettini a Kitz non ha perso nemmeno un set in 5 gare giocate, e non perde neppure il decimo che va ad affrontare. Con Gaston che prova a ripartire di slancio, costretto però a cedere l’onore delle armi nel quinto gioco, quando consegna due palle break al romano (ne basta una per fare centro). Ancora più netta la difficoltà del transalpino nel settimo gioco, dove perde nuovamente la battuta, stavolta a zero.
Berrettini ormai ha la partita in pugno, ma alza un attimo il piede dall’acceleratore e si complica la vita, perdendo il servizio dopo essersi ritrovato due volte con due punti di svantaggio. Ma non c’è molto da preoccuparsi con questa versione di Matteo: il nono gioco è quello giusto per archiviare la pratica, con Gaston che non riesce a essere performante al servizio e Berrettini che si procura altre due palle break, convertendo immediatamente la prima (4 su 4 quando c’è stato da strappare il servizio al rivale). Finisce 6-3 e non c’è nulla su cui disquisire.
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