Una giornata agrodolce per i colori italiani al torneo di Cincinnati. Jannik Sinner conquista il passaggio ai quarti di finale senza giocare, approfittando del forfait di Jordan Thompson, ma non altrettanto bene a Jasmine Paolini e ai due ragazzi del doppio azzurro Simone Bolelli e Andrea Vavassori: arriva per tutti un’eliminazione che sembra anticipata rispetto alle aspettative della vigilia.

Paolini dura un set poi c’è solo Andreeva Vavassori-Bolelli: la magia è finita?

Paolini dura un set poi c’è solo Andreeva

Sembrava tutto facile per Jasmine Paolini agli ottavi di finale del torneo di Cincinnati e invece per l’azzurra arriva un’eliminazione che fa male. La toscana ha nelle gambe tantissimi impegni e non ha ancora finito neanche nel torneo in Ohio (è come al solito impegnata in doppio con Sara Errani) e un po’ di stanchezza unita al gran caldo sembra aver pesato sul suo gioco e sulle sue ambizioni sul cemento blu.

Primo set di ottimo livello per la numero 5 al mondo che comincia subito bene e riesce a strappare il servizio alla sua avversaria, Mirra Andreeva, e a condurre in porto il primo set con il punteggio di 6-3, senza grande fatica. Il gioco della 17enne russa, una delle prossime grandi stelle del tennis femminile, sale di livello nel secondo set. Diminuiscono gli errori e sul 3-3 arriva il break che sembra spezzare le gambe all’azzurra che cede tre game di fila. Tutto in discussione e si va al terzo set. Qui c’è solo la russa in campo, prende subito un break di vantaggio e approfitta di un deciso appannamento di Jasmine che non riesce a reagire e si arrende 6-2 al terzo.

Vavassori-Bolelli: la magia è finita?

Si interrompe presto anche il cammino del doppio azzurro formato da Simone Bolelli e Andrea Vavassori. Dopo la vittoria al primo turno contro la coppia formata da Kajicek e Rojer, i due azzurri sono andati a sbattere contro Jamie Murray (fratello del più famoso Andy, ndr) e Ivan Dodig, due specialisti del doppio ma sicuramente alla portata degli azzurri. Ma negli ultimi tempi qualcosa sembra essersi rotto nel meccanismo perfetto del doppio azzurro. Il 2024 è stato un anno che ha portato grandi soddisfazioni con la finale agli Australian Open e quella al Roland Garros. E’ mancata la grande vittoria ma dai due ci sono state sempre prestazioni di livello. L’ultimo periodo è stato decisamente più avaro di soddisfazioni con le eliminazioni piuttosto anticipate sia da Wimbledon che nel grande appuntamento del torneo olimpico, momento difficile a cui gli azzurri devono rispondere per agguantare definitivamente l’altro grande obiettivo della stagione con le ATP Finals. Le ultime prestazioni hanno però messo in mostra una fragilità eccessiva nei momenti chiave del match che va subito corretta.