Un altro sabato da dimenticare. Ha ragione Leclerc quando dice che “sono oramai due anni che la gara è meglio della qualifica”. E lui lo sa bene. Cosa che ha imparato anche Hamilton in dieci week end con la Ferrari. Delusione e frustrazione, ancora, come se non bastasse dopo il Q3 che ha disegnato una griglia di partenza del Gran Premio del Canada che vede le rosse ancora arrancare. E i piloti sempre sull’orlo di una crisi di nervi, Charles, e della rassegnazione, Lewis, pur avendo i mezzi per una potenziale in gara.

Leclerc non è sereno: sbaglia ancora e urla in radio Hamilton sconsolato: “Non sento la macchina e mai la sentirò” Gp Canada, cosa aspettarsi dalle Ferrari e da Russell-Verstappen

Leclerc non è sereno: sbaglia ancora e urla in radio

Non era cominciato bene il week end canadese, sta proseguendo peggio. Leclerc è veloce, forse anche tra i più veloci. Ma non riesce a dimostrarlo. Perchè quando alza i giri del motore va incontro all’errore. Se sia colpa del dover portare la monoposto al limite o di concentrazione sua lo sa soltanto lui. Intanto dopo il muro centrato in fp1 che ha cancellato il suo venerdì, in qualifica ne è successa un’altra.

Nell’ultimo time attack, con un gran primo intermedio ha beccato nel secondo stint del giro, la Racing Bulls di Hadjar e, da una parte l’interferenza aerodinamica, dall’altra la concentrazione, l’hanno indotto all’errore finendo per abortire il giro che poteva valere forse la pole, sicuramente un piazzamento nelle prime due file.

Da qui le urla del monegasco in radio che prendono di mira il povero Hadjar: Ma che ca**o! Questo ragazzo! Andiamo! Questa ca**o di aria sporcasalvo poi scagionare il pilota Racing Bulls da ogni accusa nelle interviste post qualifiche, puntando il dito più sulla scelta del muretto di metterlo in pista così presto nel Q3 rispetto agli altri e per di più nel traffico.

Hamilton sconsolato: “Non sento la macchina e mai la sentirò”

E se Leclerc parte ottavo, qualcosa meglio ha fatto Hamilton che però ha chiuso quinto alle spalle anche di Antonelli con l’unica consolazione di essersi messo dietro l’altra McLaren di Norris che però potrebbe piombargli subito addosso in gara. Anche Lewis è apparso deluso della sua qualifica su una pista dove ha vinto la prima gara in carriera a cui han fatto seguito altre pole e successi vari.

Ma Hamilton è qualcosa di più che deluso, ha perso la fiducia e la speranza di trovare il feeling con la SF-25. In una dichiarazione a Canal+ ha fatto un parallelismo: “Questa macchina… È come qualcuno che non sa ballare. Qualcuno che non ha ritmo, capisci? Cercare di far sì che qualcuno che non ha ritmo abbia ritmo, è molto, molto difficile. È così che mi sento con questa macchina”. Ma è ancora peggio quanto detto poco dopo a un’altra emittente e che fotografo lo stato d’animo con cui Lewis guida la rossa oramai:

“Non mi sento in sintonia con la macchina. Non mi sono sentito in sintonia per tutto l’anno. Non so se mi sentirò in sintonia quest’anno.”

Gp Canada, cosa aspettarsi dalle Ferrari e da Russell-Verstappen

La griglia di partenza parla chiaro. Ma a parlare chiaro è stato anche George Russell che ha stuzzicato e non poco Max Verstappen tirando in ballo la storia dei punti della patente. Non male visto che i due partiranno in prima fila uno fianco all’altro, reduci dalle sportellate di Barcellona. Insomma la partenza promette scintille.

Sul piano della gara delle rosse si può ben pensare, anche guardando alle recenti gare che la Ferrari va spesso meglio in gara che in qualifica. Credere a una rimonta delle rosse non è utopia. Da capire quale sarà la resa sulla lunga distanza delle due Mercedes che spesso zoppicano sul passo gara e c’è anche Antonelli quarto a caccia di riscatto e a bocca asciutta da tre gare di fila.

Verosimilmente Verstappen, Piastri ma anche Norris, che però parte 7°, dovrebbero avere un altro passo e giocarsi, as usual, la vittoria. La Ferrari potrebbe ancora una volta aspirare a lottare per i piedi del podio, con le Mercedes. E sulla carta, anche qui Leclerc appare più in palla di Hamilton. Ci sarà l’esigenza di uno swap anche a Montreal? Vedremo…