I fulmini attesi in campo a Charlotte, dove il meteo invece ha concesso una tregua, sono arrivati nel dopo-partita di Inter-Fluminense. Il ko agli ottavi del Mondiale per club è passato quasi in secondo piano dopo lo sfogo di Lautaro che senza far nomi ha puntato l’indice su chi non crede al progetto ed è invitato ad andar via. Parole che hanno scatenato una polemica nello spogliatoio e sui social.

Lo sfogo di Lautaro L’intervento di Marotta I tifosi scatenano il caos sul web

Lo sfogo di Lautaro

Era il più amareggiato dopo il ko l’argentino e sia a Dazn che a Mediaset ha mandato un messaggio alla truppa nerazzurra: “C’è una cosa che voglio dire: qua bisogna volerci stare, capito? Qua stiamo lottando per degli obiettivi quindi il messaggio è chiaro: chi vuole stare con noi sta, chi non vuole deve andare via. Non farò nomi. Noi siamo qua a fare di tutto, ma ho visto tante cose che non mi sono piaciute. Quindi da capitano, da capogruppo, poi c’è il mister prima, ma devo dirlo perché io sono così. Sto da un lato o da un altro: voglio lottare per gli obiettivi perché siamo una grande squadra, siamo ritornati in alto e io voglio continuare. Quindi il messaggio è chiaro: chi vuole restare a continuare a lottare per cose importanti deve farlo, se no arrivederci”.

L’intervento di Marotta

A spoilerare il destinatario del messaggio è stato il presidente Marotta che ha detto: “L’intervento di Lautaro, fatto anche a caldo, è significativo del ruolo del capitano che deve coordinare una volontà della squadra di dare sempre il massimo e perseguire il senso d’appartenenza. Per un giocatore, quando manifesterà la volontà di andare via, la porta verrà spalancato. Immagino si riferisse a Calhanoglu, a cui parleremo in modo esplicito nella prossima settimana. Se si sceglieranno due strade diverse, lo faremo. Adesso non ci sono i presupposti”.

Ma davvero era il turco l’obiettivo del Toro? Uno che da tempo sta facendo capire chiaramente di voler andar via? E che al Mondiale non c’era? Il dubbio viene e per i tifosi è anzi una certezza. Marotta avrebbe voluto coprire qualcun altro facendo il nome di Calhanoglu.

I tifosi scatenano il caos sul web

Fioccano i commenti sui social: “Palese come l’obiettivo di Lautaro non fosse solo Chala come Marotta ha provato a far intendere, ma dato che lo hanno percepito anche i sassi che la scelta di Chivu è sinonimo di ridimensionamento, è così automatico aspettarsi che tutti sposino il progetto?” e poi: “Lautaro sa già che Calhanoglu vuole andare via, a cosa serve colpire il turco? Ormai è andato. Infatti Marotta dice il nome chiaro e tondo per spegnere i fari su altri, su quelli a cui era davvero indirizzata la freccia…” e ancora: “Il nome del turco serve per i fessi. Lautaro non ce l’aveva con lui che non c’era in campo. Ce l’ha con chi era in campo, perché secondo lui è umiliante prendere due pappine da una squadra di mezza classifica brasiliana… Non serviva Calhanoglu per batterla”.

C’è chi osserva: “Sono portato a pensare che Lautaro non si riferisse solo a Calhanoglu, quanto piuttosto ad alcuni ‘senatori’ iperchilometrati che, per una ragione o per quell’altra, non riescono a ritrovare la stessa chimica tattica di prima” e anche: “Ce l’aveva con altri, Marotta ci ha messo una pezza”, oppure: “Le pesanti dichiarazioni da vero Capitano vanno ben oltre la sconfitta, e siamo proprio sicuri che l’unico destinatario dei suoi strali sia solo Calhanoglu?“.

Il web è scatenato: “Della serie, i panni sporchi si lavano in casa. Da qui si capisce molto di quello che ci aspetterà. Che schifo” e poi: “Io Calhanoglu lo capisco. Perché dovrebbe rimanere in una squadra allo sbando allenata da dilettanti allo sbaraglio. Inutile che Marotta fa l’offeso e fa nomi e cognomi pensando di essere figo..” e poi: “Marotta tenta di circoscrivere la questione al solo Calhanoglu, dal suo punto di vista cerca di mettere una pezza alle dichiarazioni di Lautaro. E invece solo partendo da quelle dichiarazioni l’Inter può essere salvata. Lautaro non parlava di un solo compagno”, e infine: “Lautaro si riferisce a quelli che per finti infortuni sono tornati a Milano non lottando con loro al Mondiale per Club. Frattesi, Pavard e Calhanoglu”.