Quando era arrivata la telefonata di Gravina, che l’aveva chiamato sulla panchina della Nazionale facendogli interrompere un annunciato anno sabbatico dopo l’addio al Napoli scudettato, era parso l’uomo più felice del mondo. Per mesi Spalletti ha battuto sul tasto dell’orgoglio e della responsabilità di indossare la maglia azzurra, ha dispensato fiducia e ottimismo per la rinascita nel post-Mancini, ha arringato le folle e ipnotizzato la stampa con le sue iperboli e le sue citazioni dotte ma ora il ct è un uomo solo, scaricato da media e tifosi, di fronte allo specchio di un disastro come questi Europei. Nell’ultima conferenza dalla Germania Spalletti conferma che non intende dimettersi, prova a spiegare i perché di una simile disfatta e rivolge lo sguardo al futuro.

Italia, Spalletti: Continuerò a ringiovanire la squadra Spalletti: Non è stato il miglior Spalletti possibile Il ct boccia i più anziani ed apre alla Giovane Italia

Italia, Spalletti: Continuerò a ringiovanire la squadra

Il ct parla dopo l’intervento del presidente Gravina. L’ha ascoltato attento, ha ringraziato i tifosi, tutti i suoi calciatori, lo staff della Figc. Faccia un po’ smunta, di chi ha dormito poco (“sono quello che ha più responsabilità di tutti e sono a disposizione per le vostre domande”), Spalletti non crede di aver sbagliato approccio quando si è insediato sulla panchina azzurra: “E’ un giochino che non faccio quello di guardare indietro, da quello che si è visto qualcosa ho sbagliato, ho cercato di ringiovanire la squadra ma rimango qui e lo farò ancor di più in futuro”.

Spalletti: Non è stato il miglior Spalletti possibile

Quando è arrivato in azzurro Spalletti disse che si sarebbe visto il miglior Spalletti possibile ma ora ammette: “Non lo avete visto in questi 10 mesi altrimenti farei discorsi diversi. Mi è stato detto di aver alzato troppo i toni, aver fatto uso di miti da seguire, ma così è la mia vita. Ci vogliono sempre esempi da seguire altrimenti cosa sarebbe il nostro percorso. Io sono entrato che c’era subito urgenza di risultati e per quello che necessitava il momento siamo stati bravi fino a un certo punto, non siamo riusciti a crescere in questo mini percorso fatto e ieri si è fatto un passo indietro importante che non si può accettare. Ma si riparte da lì, penso di sapere cosa fare e lo metterò in pratica”.

Il ct boccia i più anziani ed apre alla Giovane Italia

Come cambierà questa Italia? Il ct sta già pensando a come risollevare la Nazionale: “Attraverso la partita di ieri siamo tornati a zero. E da lì dobbiamo ripartire. Nelle scelte future cercherò di ringiovanire la rosa ancora di più, non ho avuto le risposte che cercavo nei giocatori di esperienza, servono energie nuove. Calciatori del livello di Chiellini e Bonucci è difficile ritrovarli ma si è visto che dando la possibilità a calciatori come Calafiori si può trovare qualità. Dobbiamo credere che ci siano potenzialità che passano attraverso il gioco senza dover essere quello votato a gestire altre cose”.

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