Marc Marquez domina il venerdì del GP di Aragon, segnando i migliori tempi in tutte e due le sessioni delle libere sul circuito di casa. Non solo, lo spagnolo ha anche infranto il record della pista scendendo sotto l’1’46’‘: in sella alla Ducati ha firmato un tempo nelle prove del primo pomeriggio pari a 1’45″801. I due rivali principali per il titolo, ovvero Jorge Martin e Francesco Bagnaia, nelle pre-qualifiche sono invece rispettivamente quarto a 6 decimi di ritardo e e sesto a quasi 8 decimi.

Marquez: “Almeno qui possiamo lottare per la vittoria” Bagnaia: “Cause esterne hanno condizionato le prove della mattina” “Giornata comunque produttiva, grip notevole con la gomma soft”

Marquez: “Almeno qui possiamo lottare per la vittoria”

L’otto volte campione del mondo era dal 2021, dal GP delle Americhe per la precisione, che non centrava questo exploit. Sulla Ducati del team Gresini ha ottenuto la sua più convincente prova da quando è approdato in squadra (se parliamo comunque di sessioni pre-gara). A Sky Sport Marquez ha spiegato: “Se partiamo da una buona base allora potremo fare un bel weekend. Però adesso bisogna lavorare per gestire le gomme ed il passo gara”. E sulla gestione perfetta dell’ultima curva, ha aggiunto: “Semplicemente mi concentro nel non fare errori, ma comunque mi sento a mio agio su quel tratto di pista”.

Lo spagnolo ha dato prova dell’ottimo feeling con una pista che tanti trionfi gli ha regalato in carriera: “Possiamo lottare per la vittoria in questo fine settimana – ha sottolineato – e qui penso che potrò fare la differenza. Certo, non significa che potremo sempre lottare per vincere anche nelle prossime gare, dobbiamo essere realisti. Ma sono convinto che il successo arriverà, o quest’anno o il prossimo”.

Bagnaia: “Cause esterne hanno condizionato le prove della mattina”

La sessione delle pre-qualifiche è stata condizionata però dalla caduta di Jack Miller, scivolato in curva 16 e che ha compromesso la ricerca del time attack finale per diversi piloti (ad esempio Enea Bastianini, il cui tempo è stato vanificato dalle bandiere gialle finendo così 15esimo e dritto in Q1). Bagnaia invece parte sottotono, ma questo è già avvenuto altre volte in passato nelle sessioni del venerdì, per poi cambiare spartito in gara.

Certo è che Pecco mastica un po’ amaro: le libere della mattina sono state persino peggiori delle pre-qualifiche, con un ritardo di oltre il secondo dalla vetta e delle difficoltà con l’anteriore della sua moto. Nella sessione successiva ha subito anch’egli la mannaia delle bandiere gialle che gli ha impedito la ricerca del time attack. “Per via di cause esterne abbiamo perso completamente il turno mattutino, anche se non posso dire cosa sia successo – ha commentato a Sky Sport -. Abbiamo preso la strada sbagliata, abbiamo tolto quasi 7 decimi nell’ultimo round sfruttando la media usata, però poi abbiamo invertito la rotta. Le cose sono migliorate con la gomma morbida, in particolare con il grip, ed è stato un bel progresso. Questa gomma sull’asfalto nuovo ti conferisce un buon vantaggio perché ti dà la possibilità di aprire subito il gas”.

“Giornata comunque produttiva, grip notevole con la gomma soft”

Tuttavia, l’anteriore continua a dare più problemi: “Spinge molto e tende a chiudersi. Nella Sprint useremo la soft, poi per domenica vedremo”. Quindi Pecco ha aggiunto: “La giornata comunque è stata produttiva. La soft ha un grip incredibile, mi ricorda un test in cui una volta ci diedero una gomma da qualifica. Puoi spingere col gas al massimo da piegato e un vantaggio del genere in gara può fare la differenza. Se però domani farà molto caldo sarà un problema con la temperatura della gomma. Sicuramente useremo la soft nella Sprint”.