MotoGP a Liberty Media: c’è l’ok, i termini dell’accordo
Liberty Media acquisirà l’84% di Dorna Sports, proprietaria dei diritti della MotoGP, mentre il management della MotoGP manterrà il 16 percento dell’azienda. La società statunitense, proprietaria anche della Formula 1, ha ricevuto l’ok dalla Commissione europea che ha condotto tutte le indagini del caso, tra cui il controllo dell’Antitrust e non solo. Liberty Media dovrà concludere l’acquisto della MotoGp entro il prossimo 3 luglio e l’operazione dovrebbe essere intorno ai 4,3 miliardi di euro.
Ezpeleta resta Ceo della MotoGP (per ora)
Carmelo Ezpeleta , attuale CEO, che continuerà a guidare il campionato della classe regina, si è detto entusiasta della conclusione dell’accordo: “Si tratta di un traguardo importante che conferma il futuro ancora più luminoso che attende la MotoGP e non vediamo l’ora di accelerarne la crescita e di offrirla a un numero ancora maggiore di appassionati in tutto il mondo. Liberty è il miglior partner possibile per il nostro sport e per l’intera comunità della MotoGP, e siamo entusiasti di creare ancora più valore per i nostri fan, i partner commerciali e tutti coloro che gareggiano”.
Come Liberty Media ha rivoluzionato la F1
L’acquisizione di Dorna, la società che detiene i diritti commerciali della MotoGP, da parte di Liberty Media rappresenta una svolta per il mondo degli sport motoristici. L’organizzazione americana ha rivoluzionato la Formula 1, supervisionando la sua incredibile crescita di popolarità da quando l’ha acquistata per 8 miliardi di dollari nel 2017 e si prevede che farà lo stesso per la MotoGP.
Si stima che la Formula 1 valga ora circa 27 miliardi di dollari, valore che sarebbe quasi triplicato sotto la supervisione di Liberty. In questo periodo, il calendario si è ampliato, Liberty ha portato la F1 a Miami, Las Vegas, Jeddah e Doha, ampliando il calendario a un record di 24 gare quest’anno. Il prezzo richiesto per gli eventi è aumentato, c’è stata una maggiore attenzione all’ospitalità aziendale, un approccio completamente nuovo e molto più aperto ai social media e un’accoglienza dei media nuovi ed emergenti come mai prima.
La trovata Drive to Survive
Pensate ai duelli di un tempo tra Rossi e i vari Biaggi, Stoner, Lorenzo e Marquez. Ma anche oggi, seppur in tono minore, alla rivalità interna a Ducati tra Bagnaia e lo stesso Marc. C’è un prodotto in F1 che da anni oramai riesce a fare cassa su tutto questo e non solo. Stiamo parlando di Drive to Survivela docuserie Netflix che ogni racconta la F1 sotto mille punti di vista, il detto e non detto, il dietro le quinte del circus, che tanto piace alla nuova generazione degli spettatori.
F1 più serrata e ricca
La trasformazione che ha avuto in questi anni sotto LM la F1 è il risultato di diversi fattori sul fronte normativo. I regolamenti tecnici, concepiti per incoraggiare gare più serrate, come il ricorso al drs, e l’introduzione di norme finanziarie che hanno impedito ai team di uscire dai guai senza per forza spendere cifre astronomiche (budget cap).
I nuovi regolamenti in questi anni hanno livellato le differenze. Se è vero che alla fine della fiera nell’ultimo decennio han vinto solo Mercedes e Red Bull, Hamilton e Verstappen (probabilmente quest’anno sarà la volta della McLaren) è altrettanto vero che i distacchi da i primi e gli ultimi sono ravvicinati, a volte anche in un secondo con gare più serrate.
Il Concorde Agreement rielaborato ha garantito una distribuzione più equa dei premi in denaro da parte di Liberty Media, tanto che la maggior parte delle squadre, se non tutte, sono ora in grado di raggiungere il pareggio senza troppa pressione; il fatto che alcune registrino ancora una perdita è il risultato di investimenti fatti altrove.
Cosa potrà fare Liberty Media alla MotoGP
Tante sono le aree di intervento in cui Liberty Media agirà per rendere la MotoGP uno spettacolo globale. Il campionato sta già iniziando a trarre vantaggio semplicemente dal potenziale che il coinvolgimento di Liberty porta con sé. Sebbene il futuro coinvolgimento di KTM come produttore resti incerto, la società satellite Tech3 sta riscuotendo l’interesse di potenziali investitori interessati a entrare nel settore fin da subito.
L’ex capo della Haas, Guenther Steiner, è stato accostato alla squadra e, quando è stato contattato da PlanetF1.com, non ha negato il suo interesse. Come prodotto racing, la MotoGP è ampiamente riconosciuta come la competizione in pista più avvincente.
La MotoGP utilizza già le gare sprint, un modo per generare maggiore interesse durante il fine settimana. Liberty ha applicato questo trucco con successo in F1, ma non è riuscita a convincere la FIA a estenderlo oltre le sei gare. L’attenzione di Liberty sarà rivolta alla comprensione delle aree di opportunità, come ha fatto con la F1, ma con ormai quasi un decennio di esperienza nel motorsport alle spalle.
E se Liberty Media mettesse ora in vendita la F1?
L’ex CEO di Liberty, Greg Maffei, ha sottolineato che le due competizioni saranno trattate in modo completamente separato. Chissà quindi semmai vedremo un evento unico di un Gp di F1 e MotoGP nello stesso circuito lo stesso week end, utopia ovviamente.
Meno utopistiche invece le voci che circolano da tempo secondo cui la Formula One Management sarebbe in vendita, con il fondo sovrano saudita che avrebbe presentato un’offerta di circa 20 miliardi di dollari all’inizio del 2023, inizialmente respinta. Continuano a circolare voci secondo cui si sarebbero svolte discussioni su una possibile vendita. All’inizio di quest’anno, il Times si è spinto oltre, suggerendo che Liberty avrebbe probabilmente lanciato la F1 sul mercato l’anno prossimo.
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