Sono lo Special One perchè faccio cose fuori dal comune!“. Non si smentisce mai Josè Mourinho. Il tecnico portoghese è a Silverstone dove ha seguito le prove libere ospite della Ferrari. L’allenatore del mitico triplete intervistato da Sky ne ha avuto per tutti, come suo solito senza peli sulla lingua

A cominciare dal team di Maranello: “La Ferrari è il Real Madrid della F1, per uscire dalla pressione bisogna vincere e quando non vinci devi avere la fiducia, dei tifosi, dell’ambiente. Come si dice per il Real: quando metti la maglia bianca ed entri in campo sei già 1-0 ma c’è poi la possibilità di perdere perché ci sono due ore da giocare, in F1 è lo stesso. Non credo ci sia nessuno meglio di Hamilton e Leclerc con Vasseur al comando”

Impossibile non parlare di calcio con Mou, si inizia con un ricordo di Diogo Jota: “Lui era veramente bravo – ha detto a Sky – tutti gli volevano bene al di là delle capacità da calciatore. Non sembrava di questa generazione, non amava il protagonismo. Cosa tremenda, figli che dovranno crescere da soli e una moglie che dovrà andare avanti da sola”.

Infine capitolo Inter: “Chivu mio bambino, ma giocatore in una grande squadra è una cosa, allenare una grande squadra è un’altra cosa. Lui ama l’Inter e Inter lo ama. Unica cosa che mi auguro è che non vinca il Triplete, può vincere Champions, campionato e Coppa Italia ma non tutto insieme”.