In occasione della conferenza stampa per la presentazione della collaborazione tra il Napoli e Sorgesana, il presidente Aurelio De Laurentiis ha tenuto un lungo discorso in cui ha parlato di come la società partenopea si è evoluta nel corso degli ultimi due decenni e di quali sono i piani per il futuro, con il patron azzurro visibilmente commosso e che a fatica tratteneva le lacrime.

Il bilancio sui vent’anni da presidente De Laurentiis: “Il Napoli non è un club di passaggio” De Laurentiis si commuove e prova a trattenere le lacrime De Laurentiis è il futuro del Napoli

Il bilancio sui vent’anni da presidente

La presentazione dell’evento di annunciazione della collaborazione tra Napoli e Sorgesana tenutasi oggi giovedì 12 settembre segue di poco il ventesimo anniversario (6 settembre 2004) di Aurelio De Laurentiis, che nel suo discorso parte propio da un bilancio degli ultimi due decenni: “Il bilancio sui vent’anni di presidenza è ultra positivo. Napoli me l’avevano descritta come ingovernabile. E invece con la mia presidenza mi sembra di aver dimostrato che si può e si deve lavorare. Veltroni nel 1996 ha cambiato le regole del gioco e anche la UEFA l’ha ribadito. Da quel momento il calcio ha accumulato debiti su debiti, ma io non ho mai fatto una lira prima e un euro dopo di debiti, e questo è sempre stato il mio mantra. Ma se il calcio non va da nessuna parte è perché non si vuole andare da parti diversi”

De Laurentiis: “Il Napoli non è un club di passaggio”

De Laurentiis ha poi parlato della crescita di importanza del Napoli e di come sia stata possibile attraverso ingenti investimenti. Il presidente ha poi lanciato una frecciatina ai fondi entrati nel nostro calcio e oggi proprietari per esempio di Milan e Inter: “Si è sempre detto che il Napoli è un club di passaggio: falso. Oggi non è più solo un club che lancia campioni, ma anche un punto di arrivo per loro. Uno dei migliori allenatori è venuto qui. Il Napoli investe oltre 150 milioni di euro nel mercato estivo, e questo è alla base di una valutazione di cambiamento totale. Ripartire da zero significa investire e questo è stato possibile grazie a un modello di sostenibilità e riqualificazione portata avanti dal 2004 a oggi e il Napoli rimane l’ultimo baluardo che resiste a un sistema diventato finanza, oggetti di fondi che hanno interessi ben diversi da quelli originari”.

De Laurentiis si commuove e prova a trattenere le lacrime

“Fin quando ci saremo noi, io e la mia famiglia, il Napoli non indietreggerà mai di fronte a comportamenti ostili e interessi privati” questa la promessa che un commosso De Laurentiis – che a stento riesce a trattenere le lacrime – fa ai propri tifosi, con la sala che gli dedica un caloroso applauso. Il presidente poi continua celebrando i suoi successi arrivati sempre nel rispetto delle regole: “Il nostro orgoglio è stato quello di vincere rispettando le regole. Oggi Napoli ha un’attenzione mondiale ed è da qui che deve partire un calcio libero e sostenibile”.

De Laurentiis è il futuro del Napoli

De Laurentiis ha poi parlato dei prossimi tra passaggi che in mente per il futuro del Napoli: “Il primo progetto sarà il centro sportivo del club. L’area è stata individuata e l’abbiamo proposta al Comune, andrà bonificata e ci siamo già offerti per farlo. Secondo passo sarà l’acquisto e la riqualificazione dello stadio Maradona. Il terzo una più forte internazionalizzazione del club”. Il presidente partenopeo si è poi focalizzato sulla questione stadio: “L’obiettivo è quello di poter offrire un’esperienza unica che sia valida tutti i giorni con aree commerciali, di ristorazione e un museo del Napoli. Il tutto in attesa che il Comune dia il via libera alla vendita anche in vista degli Europei del 2032. Qualora non arrivasse il via libera cercheremo altre soluzioni anche perché il 2032 è vicino”. Nel futuro del Napoli c’è anche il centenario della sua fondazione (avvenuta nel 1926) a proposito della quale De Laurentiis afferma: “Sono pronto agli effetti speciali per il centenario”.