L’idea di annullare le distanze
In compagnia della famiglia, ha invitato anche Giovanni Malagò e Luca Pancalli (come noi si è godutoil capolavoro degli Azzurri ai Mondiali paralimpici) che hanno fatto in tempo a darle “della pazza”. Si è allenata nel mare di Ischia alternando un giorno di nuoto e uno di riposo. Respiravo ogni 3’’, adesso lo faccio ogni 4. Mi piacciono le sfide e l’idea di annullare simbolicamente le distanze. Non vedeva l’ora. A Emanuela Audisio, Repubblica, ha svelato l’essenza. Poco meno di 4 km ma per me sono lunghi mezzo secolo. Dentro ci stanno perdite e ricordi: mio padre alla fine della gara mi chiese se fossi stanca; mia madre era a teatro a Siracusa, la chiamai per dirglielo e mi rispose che mi ero persa un bellissimo balletto di Bejart.Novella Calligaris e le tre medaglie olimpiche conquistate a Monaco nel 1972
L’Italia cantava Pazza Idea, poi si trasferì a Belgrado
Era il 9 settembre, domenica. Tašmajdan Sports Centre. Novella in cuffia bianca non era una sconosciuta: s’era svelata al mondo l’anno prima, alle Olimpiadi di Monaco. Un argento nei 400 stile e due bronzi, uno nei 400 misti e l’altro negli 800 stile. Quando il fuscello padovano – la più minuta di tutte con i suoi 167 centimetri di altezza – iniziò a portarsi in testa si era lasciata alle spalle 300 metri di gara. Ne mancavano 500 ma non la riprese nessuno. A un certo punto smisero di avere importanza Rumor e Nixon e, mentre cominciava a fare breccia la Pazza Idea di Patty Pravo, l’Italia si scoprì bella e vincente.Era il 9 settembre, una domenica
Uno scricciolo non ancora 20enne prese parte alla competizione iridata, Belgrado era ancora la capitale della Jugoslavia: il 4 Novella debuttò nei 200 misti, chiuse quarta. Il 6, dopo una battaglia in notturna col mal di denti che la tenne sveglissima quando occorreva che dormisse e si riposasse, si prese il bronzo nei 400 misti. Il bis del giorno dopo – ancora terza, stavolta nei 400 stile libero era il suo personale manifesto: stava dicendo di essere in forma. Quanto in forma, però, lo si capì davvero solo un paio di giorni dopo. Era il 9 settembre, domenica.C’era la Coppa Italia: Verona a Perugia e derby romano
Non c’era campionato: si giocava la Coppa Italia. Ad Ascoli i padroni di casa superarono l’Arezzo con un guizzo di Colautti allo scadere del primo tempo. A Catanzaro era di scena il derby calabrese: i locali si imposero di misura contro la Reggina, acuto di Ferrari a 10’ dal via. A Perugia, il Verona sbancò, 3-1 esterno: autogol di Busatto, Zigini e Busatta a vanificare il lampo del Grifone con Urban. In tutti e tre i casi, il triplice fischio arrivò prima delle 19, Calligaris non era ancora in vasca. In serale erano in programma Roma-Lazio, Como-Parma e Cagliari-Brindisi. Nello scialbo 0-0 del derby capitale, il ricordo indelebile non è legato alla sfida ma a Novella: quando il tabellone dell’Olimpico rendicontò l’oro, smisero per un istante i campanilismi. Calligaris è riuscita a unire, in un applauso alzato di un minuto abbondante, i tifosi biancocelesti e giallorossi. Per dire: come si misura, a volte, il senso di un’impresa.Disse basta nemmeno ventenne
Lo sport è un passaggio della vita, non è la vita: la buona Novella lo paragona allo yogurt – ha una data di scadenza – e coglie il pretesto per celebrare Federica Pellegrini: Io ho vinto dentro l’acqua, lei anche fuori. Io non cercavo notorietà, non la volevo. Non mi piacevano i fotgrafi sotto casa, volevo solo nuotare. Quando torna indietro nel tempo intuisci che non ha dimenticato proprio niente: Ero un motorino in acqua, piccola e leggera. Il mio allenatore, Bubi Dennerlein, personalizzava i lavori e mi faceva allenare con i ragazzi. Ai campionati italiani mi iscrisse a sette gare perché dovevo imparare a perdere. Le vinsi tutte. Io ero ribelle, erano gli anni della contestazione, le esigenze della mia generazione erano anche le mie. Disse addio alle competizioni a nemmeno vent’anni: il mondo fuori aveva una miriade di altre cose da dirle.Antidiva, Novella
E si è tuffata, alla scoperta del futuro con la stessa forza trainante con cui si gettava in acqua. Per molti anni la sua professione è diventata il giornalismo, ha tentato anche la carriera politica.Novella Calligaris e gli anni di Azzurro Olimpico, in onda su TMC negli anni ’90