Dopo l’Inter pure la Juventus saluta gli Stati Uniti d’America e il Mondiale per Club. Dopo un primo tempo equilibrato, i bianconeri vanno in sofferenza a causa del repentino cambio di ritmo da parte del Real Madrid. Il gol decisivo lo segna Gonzalo Garcia ma è Di Gregorio ad evitare che il passivo aumenti. Tanta differenza in campo dal punto di vista tecnico: per la società ci sarà tanto da lavorare.

Le scelte di Xabi Alonso e Tudor Ritmi bassi, Juve ben chiusa e con Yildiz Gonzalo Garcia manda a casa i bianconeri Le pagelle della Juventus Top e flop del Real Madrid

Le scelte di Xabi Alonso e Tudor

Da una parte le stelle del Real Madrid, seppur privo di Mbappé dal primo minuto. Dall’altra la voglia di riscatto della Juventus che è reduce dalla pesante sconfitta contro il Manchester City. Sono tanti i temi della gara, a partire da quelli storici dal momento che si affrontano due tra i club più importanti in circolazione.

I moduli sono speculari. 3-4-2-1 sia per Xabi Alonso che per Tudor. Tra i bianconeri c’è Rugani a colmare l’emergenza difesa. In attacco tornano titolari. Conceicao, Yildiz e Kolo Muani. Per i Blancos c’è l’ex Huijsen mentre davanti tocca a Gonzalo Garcia, supportato da Bellingham e Vinicius.

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Ritmi bassi, Juve ben chiusa e con Yildiz

Il pallone lo tiene il Real Madrid ma la Juventus si chiude bene stringendosi in un 5-4-1 che non concede spazi agli spagnoli. Le opportunità più importanti ad inizio gara sono proprio per i bianconeri con Yildiz a creare. Alla mezz’ora Bellingham trova un inserimento perfetto ma anche la pronta risposta di Di Gregorio. L’estremo difensore dei piemontesi si esalta in seguito anche davanti ad una delle numerose conclusioni da fuori di Valverde.

Gonzalo Garcia manda a casa i bianconeri

Nella ripresa il Real Madrid sale di tono e in due occasioni viene fermato da Di Gregorio. Alla terza però Gonzalo Garcia fa centro di testa ben imbeccato da Alexander-Arnold. La differenza in campo tra le due squadre si acuisce, con la Juventus in evidente stato di difficoltà. I cambi di Tudor non rivitalizzano la Vecchia Signora. Si rivede in campo Mbappé e anche il neo milanista Modric.

Passano i Blancos che approdano così ai quarti di finale. L’Italia saluta definitivamente il Mondiale per Club e gli Stati Uniti. Un’esperienza che nel complesso fa capire come sia ancora qualche step da compiere per arrivare al livello delle big europee.

Le pagelle della Juventus

Di Gregorio 7 Sempre attento e sicuro tra i pali. Arriva fin dove può e contiene i danni per la Juve. Kalulu 6 Stavolta è una gara senza particolari macchie. Rugani 6 Non facile riprendersi la scena in bianconero. Il centrale toscano fa la sua parte senza particolari errori. (Dall’86’ Gatti ng). Kelly 5,5 Da un suo rinvio corto nasce l’azione del gol di Gonzalo Garcia. Nel complesso, appare sempre poco sicuro. (Dal 59′ Kostic 6 Giusto qualche pallone buttato in mezzo). Alberto Costa 6 Parte discretamente in fase difensiva, poi va in difficoltà come quasi tutta la squadra. Locatelli 6 Generoso: salva i compagni in qualche occasione. Dal punto di vista tecnico non è sempre preciso ma la sua presenza è preziosa. (Dall’85’ McKennie ng). Thuram 6 Ruolo delicato quello del francese chiamato a tanta corsa e sacrificio. Viene fuori qualche sgroppata in meno ma ci sta. Cambiaso 5 Un po’ troppo svagato in fase difensiva. Conceicao 5,5 Poco incisivo, anche perché gioca molto lontano dalla porta ed è impegnato soprattutto a difendere. (Dal 59′ Nico Gonzalez 6 Una conclusione verso la porta e un paio di combinazioni). Yildiz 6 Qualche sprazzo degno di nota, soprattutto nel primo tempo. Poi esce un po’ dai radar. (Dal 71′ Koopmeiners 5,5 Non un contributo particolarmente significativo nel poco tempo a disposizione). Kolo Muani 5 Yildiz lo manda in porta e lui si divora il gol con un dubbio scavino. Fosse stato Vlahovic…

Top e flop del Real Madrid

Valverde 7 Anima della squadra. Passa tutto da lui. Gonzalo Garcia 7 Sorpresa di questo Mondiale. La scelta di farlo giocare titolare sta pagando eccome. Arda Guler 6,5 Bel giocatore, si muove bene tra le linee così che la Juve è costretta spesso a raddoppiarlo. Vinicius 6,5 Inizio lento poi carbura ed è un problema. Huijsen 6 L’uomo più atteso. Non una gara del tutto esente da errori, tipo liscio con Kolo Muani alle spalle in area. Però tutto sommato regge e prova anche il gol con Di Gregorio sempre pronto. Bellingham 6 Partita di sacrificio per l’inglese, meno protagonista rispetto agli standard.