L’Italia paralimpica comincia a festeggiare. Parigi testimonia che il movimento tricolore è in costante crescita e dopo i numeri super di Tokyo, riesce a fare ancora meglio in occasione dei giochi francese. Alla fine sono 71 le medaglie conquistate dagli azzurri che riescono a fare meglio dell’edizione giapponese con i nostri atleti che avevano collezionato 69 podi.

Parigi 2024: Italia da applausi I protagonisti di Parigi 2024 Il bilancio di Pancalli

Parigi 2024: Italia da applausi

E’ stata un’edizione da ricordare quella di Parigi 2024 per il movimento paralimpico italiano ed era anche difficile aspettarsi un risultato di questo livello. Tokyo era stata una tappa fondamentale con 69 medaglie conquistate, un’impresa che sembrava impossibile replicare e ancora di più migliorare ma i Giochi francesi hanno dimostrato che di impossibile non c’è nulla con 71 medaglie conquistate che si dividono in 24 ori, 15 argenti e 32 bronzi.

I protagonisti di Parigi 2024

Sono tantissimi i protagonisti delle Olimpiadi di Parigi sia dal punto di vista dei risultati che dei personaggi che sono emersi. Si va dalla straordinaria carriera di Assunta Legnante, che ora sogno Los Angeles, fino alle interviste cult di Rigivan Ganeshamoorthy. Sul fronte dei risultati l’atleta di spicco è senza dubbio Stefano Raimondi che nel nuoto è riuscito a conquistare 5 medaglie d’oro e una d’argento che lo mette al secondo posto tra i plurimedagliati di Parigi alle spalle solo della nuotatrice cinese Jiang. Una spedizione, quella italiana con 141 atleti, con Matteo Parenzan il più giovane medagliato del gruppo Italiano con i suoi 21 anni fino ai 56 dell’esperta Daila Dameno.

Il bilancio di Pancalli

A fare un bilancio della spedizione azzurra ci pensa il presidente del Comitato Paralitico Italiano, Luca Pancalli: “Il target era quello di riuscire a fare come Tokyo, un obiettivo ambizioso visto che facemmo molto bene in Germania – ma a Parigi siamo andati oltre. Con il piazzamento nella classifica del medagliere, che è quello che conta per capire come si muovono i comitati paralitici, abbiamo confermato che quello che dicono gli altri di noi è vero. Siamo la realtà più “impressive” nel mondo paralitico. Io non faccio mai pronostici ma qui non mi ha sorpreso nulla, se è mancato qualcosa è arrivato altro. C’è amarezza però per quello che è successo ad Ambra Sabatini, l’emozione più amara di tutte le Paralimpiadi”.