“Ci sono due fattori importanti da seguire, il primo è la fisiologia del corpo umano, l’uomo produce testosterone e quindi in questo caso non si combatte ad armi pari, il secondo fattore è quello etico. Se sui documenti risulta donna deve aver diritto a combattere ma con chi? Non con le donne, nè con gli uomini, però ha diritto a salire sul ring. Ecco perché servirebbe, e non solo nella boxe ma in tutti gli sport, una categoria per transgender”. Per la Carini è un problema in più
“Conosco benissimo Angela e so che sarà concentratissima, avrà studiato l’avversaria, la conosce e sa come batterla ma sicuramente queste polemiche non l’hanno aiutata. Bisogna capire la legge olimpica, per il Coni l’algerina non avrebbe potuto gareggiare ma se il Cio l’ha ammessa c’è poco da protestare, io però sono ottimista sulla vittoria della Carini” A proposito di proteste, ha visto cosa sta succedendo con gli arbitri contro l’Italia?
“Sto seguendo tutto ogni giorno, leggo e vedo le gare in tv, sono informatissimo e dico che ci hanno trattato male non solo nella boxe ma in tutti gli sport”. Come se lo spiega?
“Posso darmi una spiegazione per la boxe ma per judo e scherma davvero non capisco” Quale sarebbe il motivo dell’accanimento con gli atleti azzurri del pugilato?
“Questioni politiche, la rottura tra Iba e Cio, per questo ci hanno penalizzato secondo me ma cosa c’entrano scherma e judo?” Secondo la Pierantozzi l’Italia fa paura perchè è forte, così scattano invidia ed antipatia
“E’ una chiave di lettura interessante, anche io l’ho vissuto sulla mia pelle. Ero forte, ero bello, vincevo tanto e allora facevano di tutto per farmi perdere. Poi i francesi si sa che non ci amano molto…”.