Gianmarco Tamberi rivive l’incubo di Rio 2016. Il saltatore italiano ha accusato un problema fisico prima del meeting in programma in Ungheria e ora la strada verso le Olimpiadi di Parigi 2024 si fa maledettamente in salita con il saltatore che rivela sui social le sue parole.

Tamberi: il messaggio che spaventa Tamberi: “Mai niente di facile in carriera” Il trauma di Rio 2016

Tamberi: il messaggio che spaventa

Come ha sempre fatto nel corso degli ultimi anni, l’atleta azzurro ora a Tokyo nel 2021 parla direttamente con i suoi tifosi e alimenta un po’ di preoccupazione in vista di Parigi ed è con un messaggio su Instagram che Tamberi parla del suo infortunio: “Non mi vergogno a dirlo, ho pianto 3 volte nelle ultime 24 ore…probabilmente per la tensione, probabilmente per la paura e forse anche perché in parte tutto questo l’ho già vissuto. Mi viene da piangere anche ora mentre scrivo, mi distrugge l’idea di poter compromettere il mio percorso verso quello per cui ho lavorato così tanto. 
Fortunatamente sono state escluse lesioni muscolari, ma la risonanza evidenzia un importante zona edematosa del bicipite femorale probabilmente dovuta ad una piccola lesione miofasciale (la membrana che ricopre il muscolo). I tempi di recupero dovrebbero essere in teoria piuttosto rapidi ma sicuramente dovrò sottopormi ad una settimana di terapie intensive e allenamenti differenziati. Non sono in pericolo le olimpiadi come tempi ma tutte le gare di avvicinamento che mi avrebbero aiutato a raggiungere il miglior stato di forma quel giorno si”.

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Tamberi: “Mai niente di facile in carriera”

L’azzurro non si vuole lasciar prendere dalla delusione e dallo scoramento ma nelle sue parole si legge comunque la difficoltà di dover affrontare l’ennesimo ostacolo sulla strada. Parigi 2024 è il grande appuntamento, la possibilità di entrare nella storia con un altro oro e di chiudere in questo modo la sua carriera (almeno olimpica) entrando nella leggenda dello sport italiano: “Ho sognato un percorso senza problemi e per la prima volta nella mia vita questo stava per accadere ma ora mi ritrovo sdraiato in un letto con mille dubbi e paure. 
Solo una cosa mi rimbomba in testa e mi dà la forza: se nessuno ci è mai riuscito prima, ci deve essere un motivo! Nessuno nella storia ha mai coronato il sogno di vincere due medaglie d’oro in questo dannato sport e vi giuro che io, nonostante questo stop, continuerò a fare di tutto per essere il primo nel riuscirci. Non sarà facile, lo so… ma obiettivamente mi chiedo: cosa è stato facile nella mia carriera?!?! Giuro, che non finisce qui”.

Il trauma di Rio 2016

Il sogno di vincere due medaglie olimpiche nel salto in alto, Gianmarco Tamberi ha in testa un obiettivo che forse avrebbe già potuto raggiungere se la sfortuna non si fosse messa di traverso già in passato. La data fatidica è quella del 16 luglio del 2016, l’azzurro è uno degli atleti di punta nel mondo del salto in alto. Ha da poco stabilito il primato italiano ma nel tentativo di superare i 2,41 cade male e si infortuna alla caviglia sinistra: 4 mesi di stop e niente possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Rio. Rimangono negli occhi le sue immagini mentre osserva la gara con le lacrime agli occhi per quell’occasione persa. Una delusione che diventa però anche spinta per riuscire a coronare quell’impresa 4 anni dopo (che poi diventano 5 per colpa del Covid). Ora quei momenti tornano alla memoria sperando siano soli cattivi pensieri di passaggio.