Un sogno che si infrange, in quella che doveva essere la gara più importante della sua carriera, Gianmarco Tamberi arriva dopo due momenti di crisi con le coliche renali che lo hanno colpito una prima volta in Italia e poi la seconda volta nella notte prima del grande appuntamento di Parigi 2024.

La commozione ai microfoni Rai Il sospetto di Corona Sottile a un passo dal sogno

La commozione ai microfoni Rai

Le lacrime in pista dopo i tre tentativi sbagliati a 2,27, poi l’emozione di Tamberi ai microfoni della Rai. “Mi spiace da morire perché nonostante tutto mi ero convinto che potevo fare quel qualcosa che avrebbe…ma forse non lo so neanche io. Ho lavorato tanto per questa gara ma oggi non riesco a essere critico con me stesso. Cerco solo di stare tranquillo e non pensare a quello che è successo perché non riesco ad accettarlo. Era la gara che sentivo come la ultima vera gara a cui dedichi la vita, non mi sono mai fermato a pensare a quello che ho fatto perché non mi sono mai voluto accontentare. Non mi meritavo quello che è successo questa notte e quello che è successo domenica scorsa. Non ho mai cambiato la mia vita per i successi ottenuti. Ho messo da parte anche la mia famiglia per tre anni”, poi l’azzurro scoppia in lacrime.

Il sospetto di Corona

Pochi minuti prima della gara di Tamberi, ad alzare il livello della tensione sui social ci ha pensato il canale social di Dillinger News, il sito internet che fa capo a Fabrizio Corona che lancia un sospetto sul saltatore azzurro: “Siamo sicuri che Tamberi ci abbia raccontato tutta la verità?”, con la promessa di un approfondimento sulla vicenda del saltatore marchigiano che però non è ancora arrivato.

[iol_placeholder type=”social_instagram” id=”C-fycpasdcS” max_width=”540px”/]

Sottile a un passo dal sogno

Chi ha vissuto una serata da sogno è invece Stefano Sottile. Il saltatore italiano è riuscito a mettere a segno il suo personale con 2,34 ed è andato a un passo (quarto) dal salire su un podio olimpico. “Da un po’ fastidio arrivare quarto, però ho fatto un garone. Ho fatto il mio personale, sono da 5 anni in agonia perché sono sempre infortunato e c’è sempre qualcosa che va. Nell’ultimo anno e mezzo le cose sono migliorate e per questo devo ringraziare le persone che mi sono state accanto. In gara l’atmosfera era bellissima, però ero molto concentrato. Sono molto fiducioso per il futuro”.