Milano si sente superiore a Bologna: Messina ora ci crede
Certo però che il modo col quale l’Olimpia ha approcciato la serie contro la Virtus è stato feroce. Non ci fossero stati i due errori dalla lunetta di Zach LeDay nel finale di gara 1, decisa poi da un superbo Tornike Shengelia nel convulso finale, adesso Bologna avrebbe un piede e mezzo abbondante fuori dalla corsa scudetto. Perché Milano ha dimostrato di essere arrivata alle sfide che valgono un’intera stagione con qualche carta in più da giocare: se Diego Flaccadori era stata la pedina che stava per far saltare il banco nella prima gara della serie, nella seconda c’ha pensato Ousmane Diop a mandare l’EA7 in orbita, fornendo una prestazione solida e di un’utilità come poche se ne vedono a certe latitudini. Senza dimenticare quanto in queste due gare abbia saputo incidere Armoni Brooks, diventata la vera pedina chiave dello scacchiere di Messina, più di quanto non siano i “soliti noti” Shields e Mirotic. Invece Bologna, al netto del ritorno in pianta stabile di Shengelia, a lungo andare ha fatto fatica contro la fisicità opposta dall’Olimpia, che adesso proverà a chiudere i conti nelle due gare casalinghe al Forum, consapevole di avere un vantaggio anche psicologico su un’avversaria apparsa un po’ limitata nelle soluzioni quando la posta in palio si alza a dismisura. Aspettando Marko Guduric, grande colpo della prossima estate (di fatto il sostituto del partente Mirotic), Milano ha ripreso a fare le cose perbene. E l’infortunio di Will Clyburn potrebbe costringere seriamente alla resa una Virtus rimasta a corto di munizioni.Brescia non è una sorpresa, ma Trapani è una… delusione!
Un concetto che Brescia ha esaltato nella sua massima espressione nelle prime due gare della serie contro Trapani, che a sorpresa vede gli Shark sotto per 2-0 e a una sola partita dall’eliminazione. E in questo caso l’uomo che ha sparigliato le carte risponde al nome di Nikola Ivanovic, 31 anni, montenegrino come Mirotic, ma certamente ammantato di minor splendore. [iol_placeholder type=”social_twitter” url=”https://x.com/LegaBasketA/status/1929825391583416685″ profile_id=”LegaBasketA” tweet_id=”1929825391583416685″/] Eppure quel che ha fatto nei primi due atti della serie in terra siciliana è qualcosa che varrebbe la pena di far vedere nelle scuole basket di tutto il mondo: 17 punti con 5/7 dall’arco in gara 1, 10 in una gara 2 che Brescia ha avuto spesso e volentieri in totale controllo, costringendo la difesa granata a raddoppiare (ma senza successo) su ogni tiratore sul perimetro. L’ennesimo piccolo capolavoro di Peppe Poeta, che al primo anno da head coach sta tirando fuori qualcosa di unico e al tempo stesso straordinario, con Della Valle, Ndour e il solito Bilan a rendere durissima la vita alla formazione di Repesa. Che mai si sarebbe attesa di salire al PalaLeonessa costretta a vincere entrambe le due gare in programma (se gara 4 sarà necessaria…) per poi tornare a Trapani e giocarsi tutto alla bella. Per quanto fatto vedere sin qui, la Germani merita di essere avanti 2-0 nella serie e sembrerebbe avere tutte le carte in regola per prendersi anche la vittoria che le spalancherebbe le porte delle LBA Finals.Play-Off, gli accoppiamenti e la strada verso le LBA Finals
Quarti di Finale Virtus Segafredo Bologna (1) – Umana Reyer Venezia (8) 3-2Dolomiti Energia Trento (4) – EA7 Exchange Armani Olimpia Milano (5) 1-3 Trapani Shark (2) – Unahotels Reggio Emilia (7) 3-0
Germani Brescia (3) – Pallacanestro Trieste (6) 3-1 Semifinali Virtus Segafredo Bologna (1) – EA7 Exchange Armani Olimpia Milano (5) 1-1
Trapani Shark (2) – Germani Brescia (3) 0-2