Ormai è una moda, ma non è solo un’operazione nostalgia: dopo Braathen e Hirscher, anche Lindsey Vonn ha annunciato il ritorno alle competizione. La regina delle nevi, 40 anni compiuti lo scorso 18 ottobre, è pronta a indossare il pettorale e presentarsi al cancelletto di partenza nella discesa libera di Beaver Creek del prossimo 14 dicembre, la stessa gara che potrebbe tenere a battesimo la stagione 2024/25 di Sofia Goggia, al rientro dopo l’infortunio e l’operazione subita lo scorso febbraio.

L’intervento al ginocchio e la “seconda vita agonistica” Un sogno a cinque cerchi: Cortina nel destino Goggia sorride, Brignone un po’ meno

L’intervento al ginocchio e la “seconda vita agonistica”

Da tempo si rincorrevano voci circa un ritorno di Vonn nel circo bianco. Determinante, al riguardo, la decisione di sottoporsi la scorsa primavera a un intervento con l’impianto di una protesi parziale al ginocchio, tante volte infortunato. Una sorta di “seconda vita agonistica” che ha convinto la fuoriclasse americana a tornare in squadra, aggregata al gruppo di lavoro statunitense.

“La passione e la dedizione che Vonn ha messo nello sci alpino è fonte di ispirazione per le nuove generazioni e siamo felici di averla di nuovo con noi”, ha dichiarato Sophie Goldschmidt, presidente e CEO di US Ski & Snowboard. Vonn è così tornata ufficialmente nel team a stelle e strisce, e come primo obiettivo s’è posta il ritorno nella libera di Beaver Creek, senza per questo dar adito a chissà quale obiettivo nell’immediato, ma con un altro traguardo da tenere bene a mente.

Un sogno a cinque cerchi: Cortina nel destino

Perché nella mente di ogni atleta che si rispetti c’è sempre un sogno a cinque cerchi. E Vonn di medaglie olimpiche se ne intende: un oro in discesa e un bronzo in supergigante a Vancouver 2010 e un altro bronzo in discesa a Pyeongchang (nella libera vinta da Sofia Goggia) testimoniano tutta la voglia della sciatrice di Saint Paul di provare a lanciarsi verso il grande obiettivo di Milano-Cortina 2026, su quella pista dell’Olimpia delle Tofane che tante gioie le ha regalato in carriera (12 delle 82 vittorie in Coppa del Mondo le ha conquistate proprio sull’Olimpia delle Tofane, la pista che ospiterà le gare di discesa e supergigante ai giochi).

E probabilmente è proprio la “molla olimpica” ad aver attratto Vonn, facendole cambiare idea sui suoi piani futuri: il ritiro, avvenuto alla fine della stagione 2019, s’è rivelato essere solo un passaggio intermedio di una carriera destinata a scrivere nuovi capitoli, probabilmente avvincenti sebbene la concorrenza nel frattempo sia aumentata a dismisura (Shiffrin le ha tolto il record di vittorie in Coppa del Mondo, salendo a quota 97 successi).

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Goggia sorride, Brignone un po’ meno

“Tornare a sciare senza provare dolore è stato un viaggio incredibile”, ha affermato la fuoriclasse statunitense. “Non vedo l’ora di tornare con i miei compagni di squadra per condividere la mia conoscenza di questo sport con queste incredibili donne”.

Tra i motivi che l’hanno spinta a tornare ce n’è uno molto particolare: “Ho parlato con Roger Federer, che mi ha colpito con una frase: ha detto di essersi spremuto tutto come un limone e di non aver dato tutto quello che aveva da dare. Anch’io l’ho fatto finché ho gareggiato, ma ora sento di avere altro da spremere”.

L’intervento chirurgico ha rappresentato il punto di svolta e adesso il ritorno è davvero vicino: ci sperano in tante, vedi Sofia Goggia, che s’è detta entusiasta di riabbracciare la sua amica, nonché grande idolo. Magari meno Federica Brignone, che si ritroverà a dover affrontare una rivale in più nelle gare veloci, dove ogni singolo punto potrebbe risultare determinante nella rincorsa alla coppa generale. Ad ogni modo, per lo sci alpino il ritorno di Vonn ha davvero un sapore bellissimo, oltre a certificare l’annata 2024-25 come quella dei grandi comeback.