E’ stato un esordio shock nel girone C di serie C per la Juventus Next Gen. I bianconeri hanno perso la prima partita in casa contro l’Audace Cerignola col rocambolesco punteggio di 4-3 ma, oltre al ko della squadra di Montero, a far rumore è stata anche la protesta dei tifosi pugliesi che hanno deciso di boicottare la trasferta per protestare contro l’inserimento delle squadre-B in Lega Pro.

Il tracollo della Juventus U.23 con l’Audace Il comunicato dei tifosi del Cerignola I tifosi si spaccano sui social

Il tracollo della Juventus U.23 con l’Audace

E’ stato un incubo il match con il Cerignola per la squadra di Montero incapace di reagire. La doppietta di Cuppone e la rete nel mezzo di Salvemini hanno spento completamente la luce al Pozzo la Marmora di Biella. Tanti gli errori e poco mordente per un approccio da rivedere. Nel finale di primo tempo la perla di Palumbo illude i bianconeri ma nella ripresa il copione non cambia. Anche in 10, per l’espulsione di Ligi, trovano anche il quarto gol con il rigore segnato da Gagliano. Nel finale gli ospiti staccano la spina e la Juve ne approfitta, ma è troppo tardi. Amaradio e Stivanello segnano ma non basta per evitare la sconiftta.

Il comunicato dei tifosi del Cerignola

Spalti quasi deserti perché la Juve U.23 non ha un grande seguito e perché i sostenitori del Cerignola sono rimasti a casa, come aveva preannunciato sui social il gruppo Ultras Cerignola 1984 scrivendo: “Un’altra stagione è alle porte, e noi siamo sempre pronti e carichi a sostenere la nostra amata Audace, in occasione della prima gara di campionato 2024/25 al “Pozzo-La Marmora” di Biella contro la “Juventus B. Per alcuni può essere una comune partita, ma per noi NO: società blasonate e facoltose creano questi surrogati di squadre senza storia nè passione e soprattutto senza tifosi al seguito, utilizzate con l’unico obiettivo di “sistemare” i bilanci attraverso plusvalenze. Le “squadre B” tolgono sogni a piccole-medie realtà come la nostra, che dopo percorsi decennali nelle più basse categorie, affrontate con grande sacrificio e passione, riescono a vivere un’avventura nel professionismo. Per noi il calcio è della gente, uno sport popolare che vive di tradizioni e provincialismi. Per questo motivo, per essere coerenti alla nostra mentalità, abbiamo deciso di non prendere parte a quella che riteniamo essere solamente una “partita del calcio moderno”…”.

I tifosi si spaccano sui social

Fioccano le reazioni: “D’accordissimo, va fatto un campionato a parte per queste squadre. Vale per tutti” e poi: “Io mi chiedo cosa accadrà alla serie C quando tutti i clubs di serie A faranno giocare li le loro seconde squadre. Dove andranno a giocare le piccole realtà locali? Non sarebbe meglio creare un campionato a parte per i ricchi e lasciare almeno i sogni ai “poveri”?” e anche: “La cosa più buffa è che poi le squadre b fanno gli incassi allo stadio quasi esclusivamente grazie ai tifosi “poveri”…”

C’è anche l’altra campana: “Perche queste “proteste” sempre e solo contro la Juve… questo clamore per Atalanta e Milan non lo sento!!! E comunque sono ridicoli…” e poi: “Che schifo il calcio moderno, meglio avere 50 micro società indebitate fino al collo, che a volte non possono pagare stipendi e falliscono come cadono i fiori..Unica riforma decente del calcio italiano, ostracizzata giusto per rompere il…” e anche: “In Spagna e Germania le squadre B ci sono da anni. Detto questo, è meglio avere 60 squadre di cui circa il 40% non può sostenere l’economia societaria o vogliamo fare un passo avanti?” e infine: “Le Squadre B magari sono il male del calcio, ma mai quanto società che non pagano gli stipendi ai propri dipendenti, o sono prossime alla bancarotta, e in C ce ne sono un paio a stagione”