Buona la prima: Jannik Sinner dimentica la tonsillite e al debutto sul cemento di Montreal vince il doppio, in coppia con Jack Draper, il match dei sedicesimi di finale del torneo canadese. A pagare dazio al supertiebreak sono i belgi Sander Gillé e Joran Vliegen, teste di serie numero 16 del tabellone, costretti a inseguire per tutto all’incontro ma arrivati a due punti dal match nella fase clou, quando però Sinner al servizio ha rimesso un po’ di cose a posto, guadagnandosi l’opportunità di avanzare agli ottavi dove sfideranno la coppia composta da Ben Shelton e Aleksandr Bublik.

Buona la prima: Montreal è subito amica Dal bagel alla paura: la risolve Jannik col servizio Sonego vuole il derby agli ottavi: Griekspoor ko. al terzo

Buona la prima: Montreal è subito amica

Per Sinner il debutto a Montreal era soprattutto l’occasione per verificare il proprio stato di forma: l’ultimo match disputato risaliva al quarto di finale di Wimbledon, perso contro Medvedev (era il 9 luglio). Da quel momento in poi la quotidianità ha raccontato solo rinvii e problemi: la rinuncia a Bastad con la “promessa” di recarsi direttamente a Parigi, poi la maledetta tonsillite che l’ha costretto prima a rinviare la partenza verso la capitale francese, poi la definitiva rinuncia alla competizione a cinque cerchi, con annesse critiche (mitigate però dal bronzo di Musetti e dallo splendido oro del doppio femminile, con Errani e Paolini finite nella storia).

A Montreal però per Sinner comincia un’altra scalata importante: deve assolutamente sfruttare la contemporanea assenza di Alcaraz e Djokovic per non perdere terreno nel ranking ATP, considerando che lo scorso anno vinse a Toronto e dunque quei punti li dovrà difendere proprio a Montreal. Anche se poi è abbastanza evidente come il vero obiettivo della trasferta nordamericana sia quello di provare a sbancare a Flushing Meadows.

Dal bagel alla paura: la risolve Jannik col servizio

Il doppio di Montreal è dunque propedeutico al ritorno alla piena attività. Sinner debutterà nei sedicesimi nel Masters 1000 canadese, ma non conosce ancora il nome del rivale: uscirà dalla sfida tra Pedro Martinez e un qualificato (o lucky loser). La sfida giocata con l’amico Draper ha visto la coppia vincere il primo set con un bagel di pura potenza, nel quale la capacità di incidere forte al servizio e di rispondere sempre profondo ha subito disintegrato ogni certezza della coppia belga, sulla carta più avvezza a giocare questo tipo di partite.

Poi nel secondo la musica è cambiata: maggiore equilibrio e nessun break, con l’inevitabile decisione rimandata al tiebreak, dove pure stavolta Sinner e Draper hanno giocato male sin dai primi scambi, finendo lontani dal bersaglio (7-3 per gli avversari). A quel punto soluzione dell’enigma affidata al supertiebreak: partono meglio i belgi, che vanno avanti di un minibreak e lo mantengono ben oltre il giro di boa. Poi però nel finale al servizio l’inedito tandem Sinner-Draper ritrova le giuste coordinate e chiude i conti 10-8.

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Sonego vuole il derby agli ottavi: Griekspoor ko. al terzo

A Montreal, ma nel torneo singolare, comincia bene l’avventura nordamericana di Lorenzo Sonego, che batte in coda a una vera e propria maratona l’olandese Griekspoor: 7-6 5-7 6-4 il punteggio finale in favore del torinese, che nonostante abbia collezionato un punto in meno del rivale (105 a 106) ha sfruttato a dovere 12 ace e ben 37 vincenti. Nel secondo turno il rivale sarà, se possibile, ancora più ostico: Frances Tiafoe o Alejandro Tabilo rappresentano entrambi un bel test per capire a che punto del percorso di risalita è arrivato il buon Sonny, tenuto conto che il cemento non è propriamente la superficie più amata (ma comunque quella dove si disimpegna con ottimi profitti).

Sonego è dalla stessa parte di tabellone di Sinner: negli ottavi è possibile che arrivi un clamoroso derby. In tabellone anche Arnaldi (che attende di scoprire chi dovrà affrontare: sarà un qualificato) e Cobolli, opposto ad Auger-Aliassime, battuto da Musetti nella finale per il bronzo a Parigi.